Chi non conosce Uber? E’ un’azienda che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato che funziona tramite una app che si può scaricare direttamente sul proprio smartphone. E’ così che Uber mette in collegamento diretto i suoi autisti con i clienti passeggieri che decidono di accedere a questo servizio di trasporto ormai ampiamente famoso. Nelle ultime ore però è scoppiata una vera e propria bufera che ha travolto Uber. Oltre 500 donne, si parla di ben 550, avrebbero sporto denuncia per stupri e molestie da parte degli autisti che lavorano per questa società. Così hanno deciso di fare direttamente causa ad Uber.
Scoppia il caso Uber tra denunce e stupri: cosa sta succedendo
A spiegare tutto è stato Abc news parlando di 550 donne che sono state stuprate, aggredite sessualmente, maltrattate, perseguitate e ancora molestate o attaccate dagli autisti di Uber che avevano contattato tramite l’app per farsi accompagnare durante il tragitto richiesto con l’auto. Accuse gravissime quelle che sono venute fuori e che ora stanno facendo davvero discutere moltissimo. A quanto pare queste molestie da parte degli autisti si sarebbero susseguite per anni. Si parla dei primi casi nel 2015, fino proprio ad ora, nel 2022. Le denunce, a tal proposito, arrivano proprio puntuali ovvero a distanza di due settimane dalla pubblicazione di un rapporto sulla sicurezza di Uber. Si dice che ci sarebbero stati un totale di almeno 3824 episodi di violenza sessuale e questo solo nel periodo che va tra il 2019 e il 2020. Dati che lasciano senza parole. E’ stato persino svelato che si è andati sia dal bacio non consensuale fino ai casi più gravi, a gli stupri.
Le cause sono state presentate presso il tribunale di San Francisco, città dove per altro ha sede Uber. Prossimamente probabilmente sapremo dirvi come andrà a finire questa storia assurda.