Le donne dovrebbero parlare di più soldi: il motivo spiegato da Azzurra Rinaldi

Azzurra Rinaldi è un’economista che ha recentemente pubblicato il libro intitolato “Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere?”. Un lavoro decisamente molto interessante con studi, dati e tanto altro, il tutto contornato da uno sfondo pop e più leggero in cui vengono citate persino le principesse delle favole come Biancaneve piuttosto che l’iconica bambola di Barbie. Nel libro sono presenti varie analisi rispetto al lavoro e alla retribuzione delle donne. Se con la pandemia i dati sono peggiorati ancor di più di prima, l’autrice crede che bisognerebbe migliorare anche il tema dei congedi: “Se le donne stanno a casa a guadagnarci è la famiglia. (…) Bassi tassi di donne al lavoro sono associati a bassi tassi di natalità. E tra i Paesi che più penalizzano le madri c’è l’Italia”.

Azzurra Rinaldi e il suo Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere?

Secondo Azzurra Rinaldi, bisognerebbe anche cercare di eliminare uno dei luoghi comuni che ruotano attorno alle donne. Quale? Ovviamente quello che le donne sono le peggiori amiche delle donne.

E come se non bastasse, nel nostro paese, in Italia, ben oltre un terzo delle donne non è titolare di un conto corrente personale. Il dato è quindi davvero preoccupante. Secondo l’economista si tratta di una condizione che porta in modo automatico alla sudditanza nei confronti degli uomini e alla violenza economica che, tra l’altro, è anche spesso legata a quella di tipo più fisico.

Nel libro si parla poi del fatto che le donne che parlano di soldi vengono considerate come delle donne materiali o addirittura volgari. E alla fine, come lo stesso titolo del volume ci fa intuire, il focus è proprio questo. Le donne possono o non possono parlare di soldi? Secondo Azzurra Rinaldi, devono parlare di soldi per poter rimpicciolire e accorciare quella discriminazione tra uomini e donne che c’è ancora al lavoro: “Le donne che parlano di soldi sono considerate materiali o volgari, invece dovremmo parlarne e contrattare stipendi e aumenti”.

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