Donne CEO ai vertici: in Italia ancora troppo poche

Nonostante i proclami e le prese di posizione, le donne Ceo competenti e valide ma non ai vertici in Italia sono ancora un numero irrisorio. Uno studio condotto dall’Università Bocconi di Milano ha rivelato che, sebbene la presenza femminile nei consigli di amministrazione superi il 41%, la percentuale si riduce drasticamente al 13,7% quando si tratta della presenza delle donne in ruoli esecutivi. Del resto basta scorrere i nomi di chi sta al comando, nelle aziende di maggiore impatto in Italia, per comprendere che siamo ben lontani dalla parità di genere, nei posti che più contano. Secondo l’osservatorio di Fondirigenti, la percentuale di donne dirigenti in formazione sul totale dei dirigenti è stata dell’8%. Le aziende, avvalendosi dell’ultimo avviso di Fondirigenti, hanno deciso di investire nella formazione manageriale al femminile come strumento per ridurre il gender gap e aumentare la propria competitività. Sebbene ci siano segnali timidi di crescita, è evidente che la strada per avere più donne Ceo è ancora lunga. L’apertura alla formazione specializzata, alla tecnologia e alle relazioni umane diventa quindi essenziale per le professioniste che aspirano a ricoprire ruoli di leadership.

Donne CEO in Italia

Sul Corriere della sera si legge:

Mai così tante italiane nei board delle società ma sono ancora poche quelle che raggiungono ruoli apicali. Lo ha ricordato in queste ore anche la premier Meloni ribadendo la volontà di avere una ceo a guida di una partecipata statale. Secondo il rapporto Women in Business, ad ogni modo, le poltrone di ceo occupate dalle donne italiane nel 2022 sono cresciute: siamo passati al 20% dal 18% del 2021. Con segnali positivi anche dall’Italia. A fine 2021, secondo il rapporto Consob sulla Corporate Governance, il 41% degli incarichi di amministrazione nelle società quotate era esercitato da una donna.

Chi sono le donne SEO in Italia?

Lucia Morselli attuale amministratrice delegata di Acciaierie d’Italia, già ArcelorMittal Italia. C’è poi Elena Patrizia Goitini, dal 2021 ad di Bnl e responsabile Bnp Paribas per l’Italia.

Silvia Candiani ceo di Microsoft per l’Italia dal 2017 è stata pioniera nel campo tech. Nata a Milano nel 1972 da anni incoraggia le giovani a formarsi in ambito Stem allenando il coraggio e accettando i rischi. Margherita Della Valle, nominata amministratrice delegata ad interim del gruppo Vodafone. Catia Bastioli, amministratrice delegata di Novamont, colosso nel settore delle bioplastiche. Alessandra Ricci, ad e dg di Sace da maggio 2022. Vera Fiorani, amministratrice delegata e dg di Rfi.

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