Durante un evento speciale tenutosi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della Giornata della desertificazione e della siccità, è stato evidenziato che gli effetti della siccità, del degrado del territorio e della desertificazione colpiscono in modo particolarmente grave le donne e le bambine.
Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, le donne rappresentano circa la metà dei lavoratori agricoli nei Paesi in via di sviluppo e producono il 60-80% del cibo coltivato in queste regioni, ma possiedono meno di un quinto di tutta la terra a livello mondiale.
Quando la terra si degrada e le risorse idriche e altre risorse scarseggiano, le donne e le ragazze sono esposte alla povertà, alla fame, allo sfollamento e alla violenza. Durante l’evento a New York, le premier di Islanda, Katri’n Jakobsdottir, e Namibia, Saara Kuugongelwa-Amadhila, insieme alla vicepresidente del governo spagnolo, Teresa Ribero Rodriguez, hanno preso parte alla discussione cercando di fare il punto su questa complicata situazione.
A loro si sono uniti la prima presidente donna della Finlandia, Tarja Halonen, gli ambasciatori di buona volontà dell’UNCCD e i musicisti Baaba Maal, Inna Modja e Ricky Kej, oltre ad attivisti indigeni e giovani provenienti da tutto il mondo, inclusi rappresentanti di diversi paesi come Canada e Ciad.
Secondo la Convenzione (UNCDD), quando vengono eliminate le barriere legali che impediscono alle donne di possedere e ereditare la terra, queste sono in grado di prendere decisioni sulla gestione delle terre, migliorando così la salute del suolo e i rendimenti agricoli. Le donne sono anche più propense a investire nell’alimentazione, nella salute e nell’istruzione delle proprie famiglie, a beneficio dell’intera società.
Le parole di Ibrahim Thiaw, Segretario Esecutivo dell’UNCCD
“Investire nell’uguaglianza di accesso delle donne alla terra non è solo un atto di giustizia. È un investimento nel nostro futuro, un impegno per la prosperità del nostro pianeta”, ha dichiarato Ibrahim Thiaw, Segretario Esecutivo dell’UNCCD. “È un’affermazione del valore che attribuiamo non solo alla terra sotto i nostri piedi, ma anche alle mani che la lavorano”.
In collaborazione con partner, attivisti e influencer, l’UNCCD ha lanciato la campagna #HerLand per promuovere esempi di successo che mostrano il contributo delle donne e delle ragazze nella gestione sostenibile della terra. L’obiettivo è mobilitare sostegno per far avanzare i diritti delle donne e delle ragazze alla terra in tutto il mondo.
I governi possono promuovere leggi, politiche e pratiche che pongano fine alla discriminazione e garantiscano i diritti delle donne alla terra e alle risorse. Le imprese possono dare priorità alle donne e alle ragazze nei loro investimenti e facilitare l’accesso a finanziamenti e tecnologie. I cittadini singoli possono sostenere le iniziative guidate dalle donne che mirano al ripristino della terra e contribuire a diffondere il messaggio utilizzando l’hashtag #HerLand.