Il tema dell‘allattamento al seno è un tema che divide e che spesso, provoca non pochi dubbi, ansie e problemi alle mamme. Soprattutto alle neo mamme, con la prima esperienza. Non solo incertezze ma anche sensi di colpa perchè spesso purtroppo, si crede che smettere di allattare troppo presto, e non riuscire a farlo, renda inferiori oppure mamme peggiori di altre. In realtà, la storia di ogni mamma è una storia a se che dipende da tanti fattori. Dallo stato di salute fisica e mentale della mamma, da come il bambino si adatta al latte, dalla quantità di latte che una neo mamma ha. E anche dallo stile di vita che si può fare: non tutte le mamme possono permettersi di continuare ad allattare, dovendo tornare a lavoro o avendo una vita che non permette di poter allattare ogni tot di ore. Oppure si tratta semplicemente di una scelta: una mamma deve potere essere libera di voler smettere di allattare. Perchè smettere di farlo, non significa non nutrire il proprio figlio o farlo crescere in modo peggiore rispetto ai piccoli che allattano.
Ma quali sono i benefici di chi allatta al seno?
L’allattamento al seno fornisce numerosi benefici per la salute sia per la madre che per il bambino. Per la madre, l’allattamento al seno può aiutare a ridurre il rischio di cancro al seno e all’ovaio, aiutare a perdere peso dopo il parto e ridurre il rischio di malattie cardiache e di diabete. Per il bambino, l’allattamento al seno fornisce un’alimentazione ottimale, aiuta a sviluppare il sistema immunitario e riduce il rischio di malattie croniche come l’obesità e il diabete. Inoltre, l’allattamento al seno è anche un momento di intensa vicinanza tra la madre e il bambino, che può contribuire a rafforzare il legame emotivo tra loro.
I benefici per la salute del bambino dell’allattamento al seno sono molteplici e comprendono:
- Nutrimento ottimale: il latte materno è l’alimento ideale per i neonati e i lattanti, poiché contiene tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per un sano sviluppo e crescita.
- Sistema immunitario: l’allattamento al seno aiuta a sviluppare il sistema immunitario del bambino, riducendo il rischio di infezioni respiratorie, diarrea e altre malattie.
- Prevenzione delle malattie croniche: l’allattamento al seno può aiutare a prevenire l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache in età adulta.
- Sviluppo cognitivo: l’allattamento al seno è stato associato a un migliore sviluppo cognitivo e intellettuale nei bambini.
- Legame emotivo: l’allattamento al seno è un momento di intensa vicinanza tra la madre e il bambino, che può contribuire a rafforzare il legame emotivo tra loro.
- Sviluppo delle capacità di succhiamento e deglutizione: l’allattamento al seno aiuta il bambino a sviluppare capacità di succhiamento e deglutizione necessarie per alimentarsi con altri cibi in futuro.
- Riduzione del rischio di malattie allergiche e asma: l’allattamento al seno per almeno 4 mesi può ridurre il rischio di malattie allergiche come l’asma e l’eczema.
I benefici per la salute della madre dell’allattamento al seno comprendono:
- Recupero post-parto: l’allattamento al seno può aiutare la madre a recuperare dal parto, poiché stimola la produzione di ossitocina che aiuta a ridurre l’emorragia post-parto e riportare l’utero alla dimensione normale.
- Riduzione del rischio di cancro al seno e all’ovaio: l’allattamento al seno può ridurre il rischio di cancro al seno e all’ovaio nella madre.
- Perdita di peso post-parto: l’allattamento al seno può aiutare la madre a perdere peso dopo il parto.
- Riduzione del rischio di malattie cardiache e di diabete: l’allattamento al seno può ridurre il rischio di malattie cardiache e di diabete nella madre.
- Riduzione dello stress: l’allattamento al seno può aiutare a ridurre lo stress nella madre poiché l’ossitocina, l’ormone dell’amore, viene rilasciato durante l’allattamento, aiutando a creare una sensazione di benessere e tranquillità.
- Rafforzamento del legame tra madre e figlio: l’allattamento al seno è un momento di intensa vicinanza tra la madre e il bambino, che può contribuire a rafforzare il legame emotivo tra loro.
- Minori costi economici: l’allattamento al seno non richiede l’acquisto di latte artificiale, biberon e sterilizzatori.
Fino a quando è consigliato allattare al seno?
L’allattamento al seno è raccomandato come unica fonte di nutrimento per i primi 6 mesi di vita del bambino, e dovrebbe continuare fino ai 2 anni di età o oltre, in combinazione con altri alimenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’American Academy of Pediatrics (AAP) raccomandano entrambe l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita del bambino, seguito da una continuazione dell’allattamento al seno insieme ad altri alimenti fino almeno ai 2 anni di età o oltre.
Questo perché l’allattamento al seno fornisce tutti i nutrienti di cui il bambino ha bisogno per un sano sviluppo fisico e mentale, e protegge contro molte malattie. Continuare l’allattamento al seno per un periodo più lungo può anche aiutare a prevenire malattie croniche nella madre e nell’infante, e contribuire al legame tra madre e bambino.
Come allattare al seno
- Posizione: assicurati di trovare una posizione comoda per te e per il tuo bambino. La posizione più comune è quella del “crocifisso”, con il bambino che si trova di fronte a te, con la testa, le spalle e la schiena allineate.
- Presa corretta: assicurati di avere una presa corretta del seno e del capezzolo, in modo che il bambino possa prendere in bocca una buona porzione di capezzolo e delle areole.
- Attaccamento: aiuta il tuo bambino ad attaccarsi bene al seno, guidando la sua testa e il suo corpo verso il seno e assicurandoti che la sua bocca sia ben aperta prima di attaccarlo al seno.
- Pazienza: l’allattamento al seno può essere difficile all’inizio, quindi sii paziente con te stessa e con il tuo bambino mentre imparate entrambi a farlo.
- Supporto: se hai difficoltà con l’allattamento al seno, non esitare a chiedere aiuto a un professionista dell’allattamento o ad un’altra mamma. Magari proprio alla tua.
Quando non è possibile allattare al seno?
Ci sono diverse situazioni in cui non è possibile allattare al seno:
- Problemi di produzione di latte: alcune donne possono avere difficoltà a produrre abbastanza latte per nutrire il loro bambino. In questi casi, può essere necessario utilizzare il latte artificiale.
- Problemi di salute: alcune madri possono avere problemi di salute che rendono l’allattamento al seno impossibile o pericoloso per loro o per il loro bambino. Ad esempio, alcune madri con HIV positivo non possono allattare al seno per evitare di trasmettere il virus al bambino.
- Problemi di postura: alcune madri possono avere problemi di postura che rendono l’allattamento al seno doloroso o difficile.
- Problemi emotivi: alcune madri possono avere problemi emotivi o di stress che rendono l’allattamento al seno difficile da gestire.
- Problemi logistici: alcune madri possono avere problemi logistici come lavoro a turni o assenza di un ambiente privato e tranquillo per allattare al seno. Proprio per questo motivo negli ultimi anni si è cercato di creare negli ambienti di lavoro degli spazi appositi per le mamme per far si che l’allattamento al seno anche in pubblico non diventi un tabù e che ogni mamma sia libera di scegliere se allattare quando possibile suo figlio senza rinunciare alla sua autonomia.
Se non è possibile allattare al seno, ci sono alternative come il latte artificiale o il latte donato che possono essere utilizzate per nutrire il bambino. è importante comunque valutare con un professionista della salute come medico o ostetrica qual è la scelta migliore per te e per il tuo bambino.