La famiglia di Gerardina Corsano vuole la verità. E verità deve arrivare anche nel rispetto della famiglia dei ristoratori che da quasi dieci giorni vivono in un incubo. Distrutti per la morte di una donna così giovane, una loro conterranea; provati dalla possibilità di averne causato la morte, oggi i proprietari del locale che era finito sotto accusa, tirano un sospiro di sollievo. La causa della morte di Gerardina Corsano non avrebbe nulla a che fare con il botulino ma neppure con un avvelenamento alimentare. Nessuna intossicazione, ci sarebbe altro.
Le cause della morte di Gerardina Corsano potrebbero aver a che fare con il lavoro che lei e suo marito svolgevano nell’azienda agricola di famiglia. Niente a che fa con la pizza, nessun legame con l’olio al peperoncino di cui tanto si è parlato. Oggi quindi, l’ultimo addio a Gerardina nel giorno del suo funerale ma anche novità importanti sulle cause della sua morte.
E’ apparsa da subito strana la vicenda, visto che nella stessa pizzeria, avevano mangiato decine di persone e nessuno si era sentito male. Nel sangue del marito di Gerardina Corsano non erano state trovate sangue di botulino. Dunque nuove indagini, nuove ricerche. Secondo quanto è emerso nella giornata di oggi, la Corsano, sarebbe morta per colpa di un pesticida.
È questa l’ipotesi gli inquirenti stanno prendendo sempre più in considerazione nell’indagine sulla morte della 46enne di Ariano Irpino. La donna era deceduta due giorni dopo aver cenato con il marito in un ristorante, dove avevano mangiato una pizza condita con olio piccante. Si era pensato che potesse essere quella la causa del decesso perchè il marito, anche lui portato in ospedale ma senza conseguenze gravi, aveva detto che quell’olio aveva un sapore strano. Ma le indagini hanno confermato: quella pizza non ha nulla a che fare con la morte di Gerardina.
L’indagine si era orientata inizialmente sul sospetto di avvelenamento da botulino, ma le analisi sul marito Angelo Menino, avevano escluso tracce del batterio. Corsano si era rivolta al pronto soccorso dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino per due volte dopo quella cena con dolori addominali e vomito. In entrambe le occasioni però i medici non l’avevano ricoverata. La mattina del 31 ottobre la donna e suo marito sono tornati in ospedale, finché Corsano non è morta. Il marito invece era rimasto ricoverato, inizialmente in condizioni gravi dopo qualche giorno le sue condizioni sono migliorate fino alle dimissioni arrivate due giorni fa.
Per venerdì si attendono i risultati degli esami dell’Istituto Superiore di Sanita, che sta analizzando gli alimenti sequestrati al ristorante dove la coppia ha cenato e in casa dei coniugi. Gli inquirenti si sono concentrati anche su alcuni prodotti chimici per l’agricoltura che sarebbero presenti nell’azienda di Menino.
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