Si può ancora chiedere il congedo parentale a causa del covid 19? Quali sono le ultime news nel mese di gennaio 2022? Come noto, il Decreto-legge approvato durante il Consiglio dei Ministri dello scorso 14 dicembre 2021 ha prorogato lo stato di emergenza al 31 marzo 2022. Ciò significa che sono state prorogate diverse misure, come ad esempio il Super Green Pass che sarà valido fino al nuovo termine dello stato di emergenza. Recentemente, inoltre, l’utilizzo del Super Green Pass è stato rafforzato e favorita in ogni modo la spinta alla vaccinazione.
Per le lavoratrici, accanto al Super Green Pass e alle varie regole sanitarie, in particolare è stato prorogato, al momento sempre al 31 marzo 2022 anche il congedo parentale Covid, dopo la precedente proroga introdotta dal Decreto fiscale. Fino alla fine dello stato di emergenza, quindi, sarà riconosciuto a mamme e papà, genitori di figli di età inferiore a 14 anni, il diritto di astensione dal lavoro per un periodo che coincide al periodo di sospensione dell’attività didattica, educativa o formativa in presenza del figlio/figli; alla durata dell’infezione da SARS-CoV-2 del figlio/figli; al periodo di quarantena del figlio/figli disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL – che in alcune regioni si chiama ATS – competente per territorio, se è avvenuto un contatto con persona affetta oppure con sintomi compatibili e risultante positiva al tampone molecolare o rapido. Nel caso di figli con disabilità, accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della Legge numero 104/1992, il requisito dell’età non è richiesto.
Spetta all’Inps riconoscere alle mamme richiedenti la misura un indennizzo pari al 50% della retribuzione nei periodi di astensione dal lavoro, e sempre all’Istituto occorrerà presentare la domanda per il congedo in questione. I canali di contatto sono i consueti. Per quanto riguarda Internet, si può accedere al portale web, se si è in possesso di identificazione digitale attraverso SPID, CIE (carta di identità elettronica), CNS (carta nazionale dei servizi o codice fiscale), utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito www.inps.it. Da telefono si può chiamare il Contact center integrato, che risponde al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Oppure ci si può recare nei vari patronati presenti in ogni città italiana.
Il congedo parentale Covid può essere fruito da uno solo dei genitori, oppure da entrambi, ma non negli stessi giorni. Ricordiamo che la durata dei periodi di congedo è calcolata sulla base dei periodi di infezione da SARS Covid-19, del periodo di quarantena a seguito da contatto con persona risultata positiva ai tamponi con sintom; oppure che si è ammalata di Covid, del periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente a seguito di messa in DAD della classe o di contatto con positivo da parte del figlio stesso. Un altro requisito importante è che il congedo parentale Covid può essere concesso nei soli casi in cui i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile o smartworking che dir si voglia.
E’ bene riepilogare tutte le condizioni affinché si possa avere da parte dell’Inps l’erogazione del congedo parentale Covid che sarà attivo almeno fino al 31 marzo 2022. Per quanto riguarda i figli devono avere un’età inferiore ai 14 anni (non è richiesta l’età in caso di figli con disabilità) e devono avere sviluppato l’infezione, oppure essere messi in quarantena a seguito di contatto stretto con persona malata o risultante positiva ai tamponi, oppure essere a casa per la sospensione dell’attività didattica in presenza con l’attivazione della DAD. Per quanto riguarda le mamma, (ma anche i papà), il genitore deve avere un rapporto di lavoro dipendente; in base al tipo di lavoro non sia possibile svolgere il lavoro in modalità smart working (si pensi alla cameriera di un ristorante); il genitore e il figlio per il quale si chiede il congedo devono essere conviventi durante tutto il periodo del congedo stesso, richiesta quest’ultima molto importante per i genitori separati che dovranno riaccordare le visite dei figli sulla base di queste indicazioni.
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