Una donna di 37 anni si era presentata in ospedale in quanto in quanto aveva dei crampi e fastidio all’altezza dello stomaco. Il mal di pancia e i dolori addominali continuavano ad esserci da ormai oltre dieci giorni. Così i medici hanno deciso di sottoporre la paziente ad una risonanza magnetica. Da qui è emerso che la donna era incinta da ben 23 settimane. La signora è già mamma ed ha già due figli ma questa gravidanza è stata molto diversa, perché considerata per niente comune. In termini più tecnici si è trattato di una gravidanza ectopica addominale che spesso e volentieri risulta essere pericolosa e fatale per il bambino.
Scopriamone di più su questo particolare caso e vediamo come stanno la donna e il suo bimbo.
Che cos’è la gravidanza ectopica addominale: il caso della donna, come sta lei e il suo bambino
Nel caso specifico e nella risonanza magnetica che è stata eseguita, è emerso che il feto era regolarmente formato ma non stava crescendo normalmente all’interno dell’utero come dovrebbe essere naturalmente. Al contrario, infatti, si trovava nella cavità addominale del corpo della donna e da qui anche i fastidi e i dolori che lei avvertiva proprio in quel punto. La gravidanza ectopica addominale ha evidenziato che il feto era nella cavità peritoneale, nonché lo spazio che contiene gli organi dell’addome, tra i quali chiaramente anche l’intestino e l’addome. Non solo, il piccolo si stava sviluppando e crescendo con la placenta attaccata alla parte superiore del bacino. Si tratta di un tipo di gravidanza non comune, rara, che può essere dovuta a volte a una ritardata o deviata discesa dell’ovulo fecondato nell’utero.
In ogni caso, tutto è bene quel che finisce bene. I medici hanno deciso di far nascere il bambino alla 29esima settimana. Trascorsi tre mesi dalla nascita e viste le condizioni buone, i dottori hanno poi dimesso sia la mamma 37enne e sia il suo piccolo. Entrambi stanno bene.