Donna operata per calcoli: le amputano gli arti e le salvano la vita

Lucinda Mullins è una donna di 41 anni, un’infermiera del Kentucky. Proprio da qui arriva la sua storia che sta facendo il giro del mondo in queste ore. Lucinda doveva subire una classica operazione di routine. Si era infatti recata presso il Fort Logan Hospital di Stanford. La donna doveva essere operata per dei calcoli renali ma l’equipe medica ha deciso di trasferita subito presso un’altra struttura, l’University of Kentucky Hospital, dove è arrivata in una ambulanza, in una situazione di urgenza.

Che cosa è successo? Mentre Lucinda Mullins era sotto i ferri a Stanford, i medici hanno constatato che uno dei calcoli era infetto. Per questo motivo hanno preso una decisione molto importante ma essenziale per salvare la vita alla povera donna che era inconsapevole di essere a rischio per sepsi.

Amputati gli arti per un calcolo infetto, rischiava di morire per sepsi

Per chi non lo sapesse, la sepsi è una complicazione clinica particolarmente grave che comporta una rapida infezione in tutto il corpo, arrivando quindi a compromettere la normale funzione di ogni organo vitale. L’equipe ha quindi deciso di amputare gli arti a Lucinda Mullins, solo le gambe, almeno inizialmente. Pochi giorni dopo essere stata operata, Lucinda è stata informata dai dottori che avrebbe dovuto subire un secondo intervento che avrebbe comportato l’amputazione delle braccia.

La donna ha preso la notizia e la sua nuova condizione di vita con molta positività e maturità. E’ infatti consapevole che, in caso contrario, probabilmente non sarebbe ancora in vita. Questo è stato l’unico modo per salvarla. Ha rilasciato diverse interviste a dei giornali che hanno voluto raccontare il suo caso e qui ha raccontato che è felice di essere viva. Perché ha dei figli e può continuare a vederli e a stare con loro, con la sua famiglia e con suo marito.

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