Il caso di Sarah Davey e Lisa Healey riguarda l’omicidio di Lily Lilley, una pensionata di 71 anni, avvenuto nel 1998 a Failsworth, Greater Manchester. Le due giovani, Davey all’epoca aveva 14 anni e Healey 15, hanno brutalmente maltrattato e ucciso la signora Lilley dopo essere state invitate a casa sua per un tè. Durante l’aggressione, hanno umiliato la donna anziana, spruzzandola con lo shampoo e tagliandole le gambe con un coltello, per poi ucciderla e gettare il suo corpo in un canale. Dopo il crimine, hanno anche fatto numerose chiamate dal telefono della vittima e utilizzato i suoi soldi della pensione per acquistare snack e cioccolata (Manchester Evening News) (The Mirror) (Oldham Chronicle) (Neil Clark).
Ma come mai oggi si torna a parlare di questa notizia? La prima pagina on line del Daily Mail è dedicata proprio a questa vicenda perchè circa un mese fa, secondo quanto rende noto il quotidiano, Sarah Davey è tornata in libertà.
La notizia era stata data diversi giorni fa da un sito locale di Manchester ma oggi è diventata virale in tutto il mondo.
Donne criminali: la storia di Sarah Davey
Il giudice, durante il processo, ha definito il crimine come “un omicidio indescrivibilmente malvagio”, condannando entrambe a pene detentive indefinite. Sarah Davey ha tentato più volte di ottenere la libertà condizionata, ma tutte le sue richieste sono state respinte a causa di violazioni delle condizioni di libertà e problemi comportamentali durante la detenzione (Manchester Evening News) (The Mirror). O almeno era accaduto fino a poco tempo fa, vista la notizia che è stata data questa mattina dal Daily Mail.
La storia aveva sollevato questioni significative riguardo al trattamento dei giovani autori di reati gravi e ha suscitato ampie discussioni sulla giustizia minorile e le pene detentive a lungo termine nel Regno Unito. La vicenda è stata seguita con grande interesse dai media e ha provocato reazioni forti all’interno della comunità e del sistema giudiziario.
Il Mail però appunto rivela che è stata rilasciata dal carcere il 23 marzo per volontà del Parole Board, il consiglio che decide se un condannato debba essere rilasciato in libertà vigilata dopo aver scontato almeno una parte minima della pena come prescritto dal giudice della condanna.
Davey è già stata rilasciata in passato. La prima volta nel 2013 quando, pochi mesi dopo la sua liberazione, era stata arrestata nuovamente, vicino alla casa dell’omicidio. In seguito, la donna è stata liberata e rinchiusa altre sette volte.
Nell’articolo del Mail oggi, vengono dati dettagli rispetto a quello che è scritto nei documenti che raccontano i motivi per i quali la donna è stata liberata. “Lo psicologo del carcere, l’ufficiale di sorveglianza della comunità e il supervisore ne hanno raccomandato il rilascio“, si legge ancora nei documenti. Un portavoce del Ministero della Giustizia ha fatto sapere che “Sarah Davey sarà soggetta a stretta sorveglianza per il resto della sua vita e potrà essere riportata in prigione se violerà le rigide condizioni del suo rilascio”. Nessun commento per il momento da parte di Sarah Davey o dei suoi legali.