C’è equità tra uomini e donne nel mondo della musica? E’ quello che andremo a vedere in questo nuovo articolo. Esiste una ricerca che è stata fatta ad inizio anno, a gennaio, da parte dell’Annenberg Inclusion Initiative dell’Università della South California. Nella ricerca sono state analizzate oltre mille canzoni, quelle che hanno avuto un maggiore successo tra il 2012 e il 2023. I cambiamenti sono risultati essere pochi ma, secondo la Southern Europe Artist and Label Partnership Lead di Spotify Italia, Carla Armogida, ci sarebbe una rivoluzione in atto. Sembra quindi che, nonostante la crescita delle cantanti, ci siano poche autrici e produttrici. Ma cerchiamo di andare a vedere meglio i dati ed i dettagli delle donne in musica.
I dati delle donne della musica e il motivo
Vediamo più da vicino i dati emersi da questa ricerca. Da qui scopriamo che il numero delle cantanti donne è cresciuto da una percentuale del 30,2% nel 2022 fino ad una percentuale del 35% nel 2023. La percentuale che riguarda le produttrici è invece ancora molto bassa anche se, pure qui, si nota una crescita: dal 3,5% al 6,5%. Per quanto riguarda le autrici donne si è passati dal 14,1% al 19,5%, sempre in un anno.
Il Corriere ha intervistato proprio Carla Armogida che ha spiegato che la problematica principale riguarda l’accessibilità. “Non è vero che gli utenti amano di più gli artisti uomini alle donne, perché negli MTV Video Music Awards, per esempio, i primi sei artisti erano tutte donne, e la più ascoltata al mondo è Taylor Swift, così come, se guardiamo all’Italia, Angelina Mango ha vinto Sanremo dopo dieci anni che una donna non arrivava prima… Il punto è che, quando le donne hanno le stesse opportunità che vengono offerte agli uomini – parliamo di produzioni, proposte di brani, sessioni di scrittura con autori e autrici importanti – allora ottengono anche loro successo” ha così affermato Armogida di Spotify. Spotify che, da molto tempo, si occupa anche del progetto Equal.