Geppi Cucciari ci ricorda come si fa televisione nel modo giusto

In una rete senza identità, bastonata e spesso anche umiliata, sono rimasti in pochi e in poche a ricordare come si può fare televisione nel modo giusto. Una di queste professioniste è senza nessun dubbio Geppi Cucciari che nel suo Splendida Cornice mette insieme serio e faceto in un modo perfetto. Oltre a saper prendere per i fondelli i suoi colleghi in modo “splendido” come ha fatto ieri sera. Una puntata praticamente perfetta di Splendida cornice, quella in onda il 25 aprile 2024 su Rai 3. Volendo lasciare da parte tutto quello che di buono è stato detto e raccontato sulla festa della liberazione, analizziamo quanto accaduto invece in una seconda parte degna allo stesso tempo di nota, seppur dedicata a uno spazio decisamente satirico.

Da Splendida Cornice a Porta a Porta: conduce Geppi Cucciari

Si è molto parlato della puntata di Porta a Porta durante la quale Bruno Vespa per parlare di aborto, ha invitato solo giornalisti e opinionisti uomini. Una scelta imbarazzante che ha fatto storcere il naso anche alla dirigenza rai ( almeno a parte di essa). Se n’è scritto, se n’è parlato ma Geppi Cucciari ha fatto quello che si doveva fare: ironizzare nel modo giusto con sagacia, su quanto accaduto. Ed ecco che lo studio di Splendida Cornice è diventato quello di “Geppi a Geppi” con la Cucciari pronta a prendere il posto di Bruno Vespa e 7 donne chiamate a parlare di macchinoni, Suv e del presunto legame che ci sarebbe tra l’acquisto di una macchina grande e l’impotenza maschile. Uno spazio costruito nel migliore dei modi che ci ha ricordato, insieme a tutto quello che abbiamo visto nel corso della puntata di Splendida cornice del 25 aprile, come si può e si deve fare televisione nonostante tutto e nonostante tutti.

La puntata di Splendida cornice in onda il 25 aprile 2024

Una puntata, quella di Splendida Cornice in onda il 25 aprile che ci ha raccontato la storia di Flora Monti, la più giovane tra le staffette partigiane. Il suo racconto di come giovani donne e giovani uomini abbiano dato la vita per la libertà. Lei nascondeva tra le trecce le informazioni e ancora oggi ricorda tutto di quelle giornate. Dal nord al sud dell’Italia, una puntata scritta in modo perfetto per un 25 aprile in cui parlare di antifascismo è ancora così complicato e difficile.

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