Imen Jane se una bugia, più che una laura, fa la differenza

In queste ultime 24 ore sicuramente avrete sentito molto parlare di Iman Boulahrajane, alias Imen Jane. La ragazza è finita nelle grinfie di Dagospia prima, e di tutti i media italiani dopo.
Il motivo? A 26 anni è invitata in tutta Italia per parlare di economia. Dice di essere una economista. Spiega l’economia in 15 secondi e ci riesce anche bene. E’ seguitissima sui social e molto apprezzata dai giovani. Vuole smontare le fake news. Il problema è che il suo successo si basa su una grande bugia.


All’inizio della sua “carriera” dicono che è laureata, lo scrivono nei convegni in cui è ospite, lo ripetono nelle interviste. Pare che lei direttamente non abbia mai detto di essere laureata ma non smentisce mai chi lo afferma. Sui social ha migliaia e migliaia di followers fino a quando qualcuno le fa una domanda: ma sei davvero laureata?


La colpa di Imen non è quella di non essere laureata, anzi se solo lo avesse ammesso avrebbe dimostrato che fiuto e talento valgono più di un attestato. Lei però non ha mai smentito chi lo diceva, veniva etichettata come una laureata della Bicocca di Milano di quelle “una su un milione”. Selfie con i grandi politici, sogni in giro per il mondo da realizzare. Le competenze di Imen non erano mai state messe in discussione ma il suo castello di sabbia è crollato per una bugia. Sarebbe bastato dire: “fermi tutti, non sono laureata, mi mancano degli esami ho preso una pausa perchè sono stata travolta da altri progetti”. E invece no Imen è andata avanti senza scusarsi e questo le è costato caro. Perdita di followers che per chi fa della divulgazione la sua missione, è un duro colpo. Perdita di credibilità. Non solo perchè ha mentito per lungo tempo ma perchè ha continuato a farlo anche dopo esser stata scoperta, quando sarebbe bastato scusarsi.

E per chiedere scusa, non serve la laurea in economia, ma forse la laurea nella vita.

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