Il parlamento della Spagna, poche ore fa, proprio durante la giornata di giovedì, ha approvato una proposta di legge. Si tratta, in particolar modo, di una legge che permette di considerare stupro tutti i tipi di atto sessuale in cui una o più persone coinvolte non abbia dato il proprio consenso per farlo. La proposta è passata davvero con gran numero di voti e questa è di certo una ottima notizia. Quindi, a questo punto, sempre se la legge dovesse passare in via definitiva, allo stupro non risponderebbero solo minacce, violenze o costrizioni ma anche il sesso senza consenso.
Nonostante la proposta di legge dello stupro sia già passata al parlamento di Spagna, prima che diventi tutto ufficiale e che la legge diventi realmente tale da dover essere rispettata, bisognerà attendere che passi anche al Senato. Con tutta probabilità sarà approvata ma chiaramente per la conferma bisognerà ancora attendere che i senatori spagnoli prendano la loro decisione in aula. Ricordiamo che il risultato è stato di 201 voti a favore, 140 contrari e 3 astensioni. Per entrare in vigore, appunto, la legge dovrà ora essere approvata anche dal Senato.
Questa legge era stata proposta dal governo di coalizione di centrosinistra guidato dal primo ministro socialista Pedro Sánchez. Il tutto soprattutto dopo accaduto con il caso La Manada dove degli uomini sono stati accusati di aver stuprato una giovanissima ragazza di 18 anni mentre si trovavano tutti a Pamplona nel 2016. Caso che fu molto discusso e non solo da chi di dovere visto che se ne occupò pure l’opinione pubblica. Inizialmente non era stato considerato come uno stupro ma come un abuso. Dopo questa sentenza ci furono proteste in tutto il paese tant’è che poi si approfondì ancor di più e la sentenza venne del tutto cambiata tant’è che gli uomini in questione sono stati poi accusati di stupro di gruppo dopo tutto quello che hanno fatto alla giovane donna appena maggiorenne.
“È una legge decisiva nel nostro Paese”, ha detto la ministra dell’Uguaglianza, Irene Montero. “Vogliamo lasciarci alle spalle la cultura della violenza sessuale e costruire una vera cultura del consenso”, ha aggiunto. Per raggiungere l’obiettivo illustrato da Montero, la norma esplicita cosa si intende per “consenso espresso“. “Si considererà che esiste consenso quando è stato liberamente espresso con atti che, date le circostanze del caso, esprimono chiaramente la volontà dell’interessato”, recita il testo del provvedimento legislativo. Succede anche in altri stati, dove sin da giovani, si impara che, quando ci si trova vicini a compiere l’atto sessuale, bisogna chiedere al partner se vuole andare avanti o fermarsi.
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