Kim Kardashian, nella sua nuova veste sensuale e divertita, è stata ritratta dal fotografo Rafael Pavarotti con lo styling di Ibrahim Kamara ed è la protagonista del prossimo numero di Vogue Italia, disponibile in edicola dal 27 giugno.
In un’intervista a cuore aperto con la scrittrice Chiara Barzini, Kim parla della fine della sua relazione, del co-parenting, del suo ruolo di madre, figlia e sorella, nonché della sua carriera come avvocato e della sua passione per la difesa delle persone incarcerate. Nonostante tutto ciò, riesce a mantenere il controllo della sua vita con una sorta di atteggiamento zen, poiché, come afferma lei stessa, “Il caos è il mio elemento naturale”.
Durante il set fotografico, è emerso anche l’amore di Kim per l’Italia, che celebra attraverso la scelta di tre personalità italiane (Sabrina Impacciatore, Simona Tabasco e Beatrice Grannò) come protagoniste della campagna del suo brand SKIMS. Essere sulla copertina di Vogue Italia è stato un vero sogno per Kim, poiché ha sempre considerato la rivista un’icona.
In questa intervista per Vogue Italia, Kim Kardashian affronta il tema della famiglia e delle emozioni, riflettendo sul modo in cui cambia la prospettiva nei confronti delle proprie madri quando si diventa genitori. Apprezza solo ora quanto sua madre abbia fatto, chiedendosi spesso come sia riuscita a gestire sei figli, ognuno con una forte personalità. Nonostante sia solita condividere ogni aspetto della sua vita, quando le viene chiesto come gestisce le proprie emozioni di fronte ai figli, risponde: “Se riguarda il padre dei miei figli e sono arrabbiata, cerco di non mostrare troppe emozioni. Devo essere pronta a spiegare le ragioni della mia rabbia. Non c’è niente di peggio che dire: ‘Capirai quando sarai più grande’. Non voglio essere quella persona. Ma se sono arrabbiata per altre cose, non ho paura di mostrare la mia emotività”.
Per quanto riguarda il rapporto con i social media, Kim ritiene che in un mondo perfetto i suoi figli non li utilizzerebbero, ma sua figlia maggiore li considera un gioco e li affronta in modo leggero. “Le piace molto fare video con me. Quando ci sono argomenti seri da discutere, ne parliamo sempre. Inoltre, North non ha ancora le app dei social media sul suo telefono. E non è nemmeno dipendente dal telefono. Se lo fosse, sarei un po’ più preoccupata”.
Kim prende molto seriamente la sua carriera di avvocato, un desiderio nato in memoria di suo padre, da cui ha imparato grazia, calma e compostezza. Riguardo alla lotta per la riforma della giustizia penale in America, al rapporto del paese con la pena di morte e ai casi di ingiuste incarcerazioni, afferma: “Quando mi dedico a qualcosa, voglio sempre prendere il tempo necessario per conoscere la persona che desidero aiutare. A volte, se non è un caso di emergenza, vado a trovare le persone in carcere. Ma se c’è una minaccia di esecuzione, non c’è tempo, bisogna agire”.
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