Ci sono delle novità per le mamme che vogliono allattare i loro figli anche durante le ore di lavoro. Una novità che riguarda le mamme deputate mamme. Oggi la notizia: le mamma deputate potranno entrare durante le sedute in Aula alla Camera, partecipando ai lavori parlamentari, con i loro bimbi ed allattarli nell’Emiciclo fino al compimento di un anno. Questa è la decisione che è stata presa il 15 novembre 2022 dalla Giunta per il Regolamento di Montecitorio. L’allattamento potrà avvenire “in apposite postazioni collocate nell’ultima fila superiore dell’emiciclo ovvero in una tribuna riservata, previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori”. Una novità italiana ma non una novità europea. Infatti sono diventate virali, negli ultimi due anni, le immagini di deputate e politiche di altri paesi, con i loro bambini al seno, durante i lavori della legislatura.
La Camera dei deputati consentirà alle deputate di allattare i neonati durante le sedute
Il parere approvato, viene spiegato da un componente della Giunta, fa seguito all’ordine del giorno “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari” al bilancio interno di Montecitorio presentato da Gilda Sportiello del M5S ed approvato Montecitorio nella seduta del 27 luglio 2022. Questo quindi permetterà alle mamme di poter portare i loro figli in aula, nonostante il regolamento permetta di dare accesso solo ai deputati. Dopo la richiesta, si potrà entrare alla Camera anche con i bambini, e ci saranno appunto delle apposite aree per permettere di avere anche una maggiore tranquillità durante la fase di allattamento. In Aula infatti, potranno essere usare apposite postazioni collocate nell’ultima fila superiore dell’Emiciclo, oppure in una tribuna riservata dell’Aula.
Una piccola novità, un passo in avanti che può permettere alle donne di continuare a svolgere il loro lavoro ma anche di poter allattare i figli, senza dover smettere in anticipo. Dalle parole, bisognerà passare ai fatti e si spera che questo sia un esempio, per dare modo anche ad altre istituzioni, di concedere una maggiore flessibilità ai genitori, uomini e donne che siano.