La lettera della sorella di Gio Giò: “Napoli non è Gomorra, Napoli sei tu”

La lettera della sorella di Gio Giò ha toccato i cuori di tutti i presenti

Oggi, la città di Napoli ha pianto la perdita di un giovane talento musicale, Giovanbattista Cutolo, che all’età di soli 24 anni è stato tragicamente ucciso il 31 agosto in Piazza del Gesù. La sua morte ha sconvolto la comunità, poiché è diventata simbolo di quanto la violenza possa distruggere vite giovani e promettenti.

Il tragico incidente è avvenuto quando un diciassettenne proveniente dai Quartieri Spagnoli, in un acceso litigio legato al parcheggio del motorino, ha sparato tre colpi di pistola, ponendo fine alla vita di Giovanbattista Cutolo. La motivazione di questo atto insensato ha lasciato attoniti i residenti e gli amici della vittima, che faticano a comprendere come una discussione su questioni così banali possa culminare in una tragedia così devastante.

La lettera della sorella di Gio Giò

Prima dell’inizio ufficiale della cerimonia religiosa di saluto, la sorella di Giovanbattista, Lulù Cutolo, ha letto dall’altare della Chiesa del Gesù nuovo una lettera commovente e personale, rivolgendosi al fratello scomparso: Napoli non è Gomorra, non è Mare Fuori, non è Il Boss delle Cerimonie. Napoli sei tu. Non saresti mai andato via anche se io ti ho spinto più volte a farlo”.

La sorella del giovane ragazzo ucciso a Napoli ha poi aggiunto: “Tu sei un uomo d’onore, sei il migliore”, e poi: “Non saresti mai andato via anche se io ti ho spinto più volte a farlo“. Rivolgendosi a suo fratello parlando al presente, poi ha anche aggiunto: “Mamma sta lottando per te, con la forza di cento uomini. Io non sono figlia unica. Saremo per sempre Giogiò e Lulù“.

L’ultimo saluto a Giovanbattista

La funzione funebre, presieduta dall’arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia, ha visto la partecipazione di una moltitudine commossa. Durante il servizio religioso, Don Mimmo ha pronunciato parole di conforto per la famiglia Cutolo: “Ci stringiamo tutti intorno a Daniela, a Franco e a Lulù. Siamo qui non per pregare per Giò Giò, ma per pregare con lui perché vive”. Le parole dell’arcivescovo hanno toccato i cuori di coloro che erano presenti, offrendo un momento di riflessione e speranza in mezzo al dolore.

Piazza del Gesù si è riempita di persone per l’ultimo saluto al giovane musicista. La folla ha accolto il feretro con applausi e lacrime, dimostrando il profondo affetto e la vicinanza alla famiglia Cutolo. I membri dell’Orchestra Scarlatti hanno suonato l’Inno alla Gioia a ritmo di marcia funebre, creando un tributo toccante al talento di Giovanbattista. Tanti i cantanti famosi di Napoli che hanno raccolto l’appello della mamma del giovane e si sono uniti al loro dolore, tra gli altri anche Franco Ricciardi, Rosario Miraggio, Gianluca Capozzi, Luciano Caldore e Marzo Zurzolo hanno mostrato il loro affetto per Giovanbattista e la sua famiglia.

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