In un nostro precedente articolo vi abbiamo spiegato che le donne rischiano di più degli uomini il long covid (clicca qui per saperne di più). Oggi però vogliamo tornare a parlarvi del long covid e non solo per quanto riguarda il contagio di soggetti femminili ma anzi. Vogliamo infatti far riferimento ad uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Lancet che tratta proprio dell’argomento. Su otto pazienti guariti dal virus, un paziente continua ad avere uno o più sintomi da long covid. Questo anche dopo la conferma della negatività. In molti casi questi sintomi sono: dolori al petto, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, perdita di gusto e di olfatto e generale spossatezza.
“Ci sono molti sintomi di cui non sapevamo all’inizio della pandemia, ma ora è chiaro che esiste una sindrome di long Covid e che molte persone ne sono affette” è quello che ha recentemente spiegato Elizabeth Rutkowski che è una neurologa oltre che autrice dello studio che è stato pubblicato. Lo studio in questione si basa su duecento pazienti del Covid-19 Neurological and Molecular Prospective Cohort Study in Georgia, anche detto Conga. Cosa è emerso in particolar modo in questo senso? Intanto che l’80% dei duecento partecipanti ha riportato dei sintomi neurologici. L’ affaticamento è stato il sintomo più comune con il 68,5%, seguito poi dal mal di testa al 66,5%. Il 54,5% dei partecipanti ha avuto un cambiamento nell’olfatto. Il 54% invece nel gusto. Il 47% dei soggetti analizzati ha avuto un debole deterioramento cognitivo. A tal proposito il 30% ha avuto un vocabolario alterato mentre il 32% una memoria di lavoro ridotta rispetto al pre covid. Il 21% dei pazienti che hanno avuto il virus ha accusato della confusione. Si è anche registrata tanta ipertensione in moltissimi casi, considerato dunque uno dei sintomi da long covid tra i più comuni.
Ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) l’ha definita ufficialmente “post Covid-19 condition”, condizione di persistenza di segni e sintomi che continuano o si sviluppano oltre le 12 settimane dal termine della fase più grave della malattia. Ed è sempre l’istituto superiore di sanità a spiegare che tra gli altri sintomi o meglio, tra le conseguenze che si hanno dopo il covid, c’è la tosse, che sembra scomparire per poi tornare. La stanchezza e la spossatezza , e ancora anche il grande affaticamento muscolare, non costanti.
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