Non è la prima volta che vi raccontiamo di storie di aggressione nei confronti di donne a Milano. La grande città sta diventando ormai sempre più pericolosa? Questo è quello che ci ha fatto capire anche Elenoire Casalegno. La nota conduttrice è stata vittima di un uomo che ha definito come uno squilibrato. Erano le 11 del mattino di domenica 22 ottobre 2023. Elenoire si trovava nel quartiere Brera, in pieno centro a Milano. Per fortuna, un uomo è intervenuto per cercare di placare la situazione, ha iniziato ad urlare contro a questo soggetto e la Casalegno ha avuto il tempo di ripararsi all’interno di un negozio per poi farsi andare a prendere.
La donna ha spiegato che ormai Milano è diventata una città invivibile e pericolosa. C’è paura nell’aria e non è solo una questione di periferie perché la sua aggressione è stata in centro ed in pieno giorno.
Dopo le parole affidate ai social rispetto quello che le è accaduto, Elenoire Casalegno è stata intervistata anche dal Corriere della Sera. Qui ha spiegato ancor più nel dettaglio ciò che è successo, affermando che ha vissuto cinque minuti di paura. L’uomo correva verso di lei e le parlava in una lingua di cui non capiva una parola. Quando lei ha cercato di spostarsi per istinto, l’uomo l’ha sputata. La Casalegno ha avuto la fortuna di poter entrare in un negozio ma se fosse stata sera sicuramente gli esercizi sarebbero stati tutti chiusi e la situazione si sarebbe potuta rivelare molto più pericolosa di quello che poi è stato. Elenoire ha spiegato che la situazione a Milano è ormai esasperante e tante persone, dopo il suo racconto, le hanno scritto di essere stati protagonisti di esperienza molto simili nella metropoli.
Inoltre, la conduttrice tv ha affermato che: “Passo spesso in piazzale Clotilde e ormai è la norma trovare persone ubriache, che urlano, che usano gli spazi pubblici come bagni”. Come si può ben immaginare, Elenoire non si riferisce ai senza tetto che vanno al contrario anche aiutati, come lei stessa ha detto. Piuttosto la Casalegno ha riferito situazioni di persone che vivono di espedienti e di spaccio. Milano non è come Gotham City perché qui non c’è Batman…
Già nel video social, Elenoire Casalegno aveva taggato Beppe Sala con la speranza di smuovere qualcosa. Ebbene, il sindaco di Milano è intervenuto dicendo di essere consapevole della pericolosità della città:
Pensiamo a Milano, partendo da una cosa che voglio affermare con chiarezza. Non c’è mai stata in noi nessuna sottovalutazione o inconsapevolezza del problema. Non a caso ho impostato la mia seconda campagna elettorale sulla promessa di aumentare l’organico della Polizia Locale di 500 unità. E le assunzioni stanno avvenendo come da programma.
Veniamo a oggi. Il 2 Ottobre ho dato una delega specifica a colui che ritengo il maggior esperto italiano, Franco Gabrielli. Intorno a lui ho istituito il Comitato Strategico per la Sicurezza Urbana e la Coesione Sociale. Sono passate tre settimane ed è tempo che si avviino le prime azioni. Su tre fronti.
Il primo è l’ascolto, un’attività fondamentale per comprendere appieno la situazione e per non far sentire sole, in particolare, le nostre cittadine. È già partita l’attività in tutti i Municipi. Ho chiesto al Comitato che siano rapidamente attivati dei focus group con donne di varie età, di vari quartieri, di varie estrazioni sociali.
Il secondo riguarda un più efficace coordinamento tra tutte le forze di Polizia, a cominciare dalla gestione congiunta degli esposti dei cittadini e dei comitati. È impossibile gestire la sicurezza se le denunce dei cittadini non diventano la base comune (pur nell’ambito delle rispettive competenze) delle diverse forze dell’ordine tramite una verifica veloce ed efficace dei singoli fatti denunciati.
Il terzo è la messa a terra di azioni visibili sul territorio cittadino. Sulla base dell’ascolto, dell’esame delle situazioni critiche e della collaborazione tra le forze dell’Ordine dobbiamo ora rafforzare la presenza dei Vigili su specifiche aree del territorio milanese e nelle ore serali e notturne (la stessa cosa mi auguro avvenga per le Forze di Polizia).
Agiamo su queste tre linee e a breve il Comitato spiegherà meglio le prospettive di questo lavoro.
C’è tanto da fare, ma è tanta anche la nostra volontà e la nostra determinazione nell’assicurare a tutti le condizioni per una vita sicura in una città equa e accogliente.
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