La lunga scia di violenze contro le donne sembra non volersi fermare più. Una nuova terribile storia arriva da Palma di Montechiaro, vicino ad Agrigento. Un uomo di 25 anni segregava la giovane moglie di 19 anni in casa. Secondo lui, infatti, le donne devono solo pulire. La ragazza non poteva uscire dall’abitazione neanche per potersi recare al supermercato e fare la spesa. Il marito aveva chiesto l’aiuto delle sue sorelle per sorvegliare la moglie e assicurarsi che restasse a casa per tutto il tempo, in sua assenza. Un altro motivo per cui non voleva far uscire la sua compagna era dettato dal fatto che non sopportava che lei potesse avere dei contatti con altri uomini. Oltre allo stato di segregazione, di prigionia si potrebbe dire, l’uomo maltrattava la donna.
E’ emerso infatti che mentre la giovane aspettava un bambino proprio da lui, a partire dall’ormai lontano febbraio del 2021, la donna subisse maltrattamenti e vessazioni da parte del 25enne. A tutto ciò non sono mancate nemmeno le umiliazioni e le continue offese che si ripetevano ogni giorno.
Offesa, segregata e vessata: arrestato il marito
Tante le offese che il marito faceva alla moglie. Tra le altre cose, le diceva che era diventata una signora solo grazie a lui, che i genitori di lei sono erano degli zingari e così via. Quando la donna ha comunicato la lieta notizia della gravidanza, lui le ha impedito di parlare della dolce attesa con tutti, persino con i suoi parenti, tant’è che la minacciava e picchiava. A volte, la giovane chiedeva aiuto per le faccende di casa ma l’uomo si arrabbiava moltissimo.
Vista la situazione, la 19enne ha deciso di denunciare il marito a causa dei maltrattamenti. La donna aveva anche lasciato l’abitazione e si era trasferita in una casa protetta. Nonostante ciò però, l’uomo è riuscito a scoprire dove si trovasse la moglie, tanto da tenerle un agguato. Il 25enne è stato arrestato e condannato a tre anni e mezzo di carcere per i maltrattamenti ed anche per sequestro di persona. La ragazza si è costituita parte civile e dovrà essere risarcita per 15 mila euro.