Neonato morto sulla nave da crociera: la mamma lo teneva in un armadietto

Il bambino trovato morto domenica nella cabina della nave da crociera Silver Whisper a Grosseto era nato da almeno due giorni, ma nessuno sembra averlo mai visto o sentito. I carabinieri hanno arrestato la madre 28enne, addetta alle pulizie in cucina della nave, con l’accusa di omicidio volontario. Ora si indaga per capire se altre persone fossero a conoscenza della situazione e perché abbiano taciuto. Anche le due colleghe della donna, che condividevano la stanza con lei, sono state arrestate con la stessa accusa. E’ quasi impossibile pensare che nessuno si sia accorto di nulla.

Neonato morto sulla nave da crociera: cosa è emerso

La madre, una giovane filippina, ha dichiarato di aver nascosto la gravidanza per timore di non poter più lavorare a bordo. Gli inquirenti stanno verificando questa affermazione e cercano di capire chi possa averla assistita durante il parto. Colleghi e ufficiali sostengono che la donna non sembrava incinta, probabilmente grazie agli abiti larghi che indossava. Tuttavia, è difficile credere che abbia partorito da sola senza che nessuno si accorgesse di nulla in un ambiente ristretto come quello di una nave da crociera in navigazione. La donna ha raccontato di aver partorito circa due giorni prima della morte del bambino, senza informare nessuno.

La madre condivideva la piccola cabina con altre due colleghe, rendendo quasi impossibile che nessuno abbia sentito i vagiti del neonato o notato la sua presenza prima del decesso. “Non ci siamo accorte di nulla” avrebbero detto le due colleghe agli inquirenti durante l’interrogatorio avvenuto domenica dopo l’arresto della madre. Il loro racconto, però, non ha convinto le autorità, che le hanno arrestate e portate in carcere in attesa della convalida del giudice.

Secondo quanto è emerso, quando la donna andava a lavoro per il suo turno, lasciava il piccolo in un armadietto chiuso o in dei cassetti. La donna aveva solo dei pannolini in stanza, non c’era latte o altro. Non ha dato spiegazioni sulla morte del bambino, pare fosse in stato di shock. Non ci sarebbero segni di violenza sul piccolo. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte del piccolo. Il parto sarebbe avvenuto venerdì 17 nella cabina della mamma. Le due colleghe avrebbero assistito al parto. La donna avrebbe allattato il piccolo ma poi lo avrebbe nascosto nell’armadietto della cabina per evitare che qualcuno sentisse i vagiti. Alcune persone però hanno sentito piangere e hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Al momento dell’arrivo dei Carabinieri, la macabra scoperta: il neonato era morto. Tante le domande alle quali le indagini per la morte del neonato dovranno dare risposte.

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