Lo scorso 3 dicembre, Giornata Internazionale per i diritti delle persone disabili, Luana era andata al cinema per trascorrere una serata diversa. Purtroppo però la donna nella sala cinematografica non è mai entrata. Il motivo? Luana è non vedente ed ha sempre al suo fianco Tyson, il suo fedele cane guida, un bellissimo ed inseparabile labrador. Al cinema è stato vietato l’accesso al cane e, di conseguenza, anche a Luana. La donna si è detta mortificata per quanto accaduto e dopo non molto sono arrivate delle dichiarazioni anche da parte della titolare che ha spiegato di essere profondamente dispiaciuta per l’accaduto.
Ha chiesto scusa a nome di tutto il cinema ed ha anche affermato che se fosse stata presente lei tutto ciò non sarebbe successo. Avrebbe fatto tranquillamente entrare il cane guida nella sala. Adesso la titolare vuole contattare personalmente Luana per invitare lei e Tyson a tornare al cinema in qualsiasi momento loro lo vogliano. “Dal 2018 ci siamo adeguati a tutti gli standard internazionali per accogliere le persone con ogni disabilità” ha sottolineato.
La storia di Luana: quanto un cane guida è fondamentale
La storia di Luana ci fa capire ancora di più quanto la presenza di un cane guida sia importante al fianco di una persona con una disabilità. Ricordiamo anche che un cane guida può seguire il suo proprietario, (anche se ci piace dire di più il suo umano!) in qualsiasi luogo. Per legge questi cani possono entrare nei negozi, negli uffici, su qualsiasi mezzo pubblico.
Secondo l’Unione ciechi e ipovedenti di Treviso, Luana ha subito quella che è stata definita come una discriminazione brutale, violenta e profondamente ingiusta. L’Italia si è dotata di una legge contro la discriminazione delle persone con disabilità dal 2006. Legge che chiaramente bisogna rispettare. Fatto sta che sia l’Unione ciechi e ipovedenti di Treviso che l’associazione Blinsight Project, hanno deciso di mettere a disposizione i loro legali nel caso in cui Luana dovesse decidere di agire in questo senso.