L’Eurovision song contest 2022 si è svolto in Italia a Torino. A vincere l’edizione è stata l’Ucraina con il brano Stefania cantato dai Kalush Orchestra. Visto che l’Ucraina ha vinto, di norma, il prossimo ESC dovrebbe svolgersi proprio nel loro paese ma è chiaro che non sia così facile visto quello che sta accadendo ormai da mesi. “EBU ha negato all’Ucraina il diritto di ospitare Eurovision 2023 dopo aver valutato la situazione della sicurezza nel giugno 2022 (…) Giusto per ricordare come sono andati i fatti, dopo la vittoria della Kalush Orchestra all’Eurovision 2022 svoltosi a Torino, l’Ucraina ha conquistato il diritto di ospitare il concorso l’anno successivo” si legge infatti in un comunicato della tv pubblica ucraina. Pare che il paese non abbia nessuna intenzione di rinunciare…
L’Ucraina vuole l’Eurovision 2023 a Kiev: si valutano alternative?
“Lo scorso 14 giugno si è tenuto il primo meeting ufficiale per l’avvio dell’organizzazione con i responsabili ucraini, il Reference Group, i partner dell’ESC e il team di EBU. In questo incontro, i responsabili del concorso e l’EBU hanno valutato le garanzie offerte e i piani preliminari, con particolare attenzione alla check-list sulla sicurezza e le potenziali location, preparati dal team della UA:PBC con il governo ucraino” si legge ancora a tal proposito. E non solo. “Tutte le misure di sicurezza sono state preparate e predisposte in stretta collaborazione con le autorità nazionali, dal Ministero della Cultura e dell’Informazione al Ministero degli Interni, oltre che col Ministero della Difesa. Il gruppo di lavoro della UA:PBC ha proposto, in accordo con le autorità locali e statali, diverse opzioni per ospitare l’evento in differenti regioni dell’Ucraina: a Leopoli, in Transcarpazia (Zakarpathia, al confine con Ungheria e Slovacchia) e a Kiev” è stato così specificato dalla televisione ucraina.
Intanto gli ucraini si sono detti delusi per via della decisione che è stata presa: “In questo ultimo mese tantissime persone in Ucraina hanno dato il massimo per soddisfare le condizioni necessarie per mantenere l’ESC nel Paese. La sicurezza, come ovvio, è la nostra priorità. Il team della UA:PBC, il governo e le autorità locali hanno fatto un lavoro esauriente ed esaustivo offrendo diverse opzioni. E’ un peccato leggere un comunicato così lapidario, ma chiediamo in ogni caso ai nostri partner margini per ulteriori trattative“.