Non credete a quello che vedete sui social: le famiglie del Mulino bianco non esistono

Ci hanno davvero imbambolati con le loro vite perfette, con gli scatti pieni d’amore, con i viaggi, con le foto al tramonto. Case sempre in ordine, bambini super educati e fotogenici. Vestitini, treccine, cuoricini e pappette. Quasi sempre un animale domestico per arricchire la narrazione. E noi tutti lì, sui social, a guardare le storie, mettere like ai loro post, emozionarci. Trepidanti attese per l’annuncio di una gravidanza, per un gender reveal, ore e ore a scorrere storie in cui future mamme ci narravano le loro paure. Ansie per i papà alle prese con i cambi del primo pannolino, consigli che nessuno ci chiedeva mandati con un messaggio su instagram che nessuno ha mai letto. Abbiamo imparato i nomi di loro bambini, ci siamo commossi il giorno del loro matrimonio, gli abbiamo fatto gli auguri per il primo anniversario. Sembravano quasi nostri parenti, anzi meglio. E poi un amaro risveglio ma forse chissà, lo abbiamo sempre saputo che le famiglie del mulino bianco non esistono. Poco di quello che viene raccontato sui social è reale. Lo sapevamo? Abbiamo fatto finta di non saperlo per coccolarci quando era la nostra vita a fare così tanto schifo da credere di aver bisogno dei Ferragnez per ritrovare il sorriso? E quante volte ci siamo sentiti anche inferiori. Inadatte ai nostri figli, inadatte per i nostri compagni. Loro così belle al risveglio con la testa sul cuscino e il trucco già perfetto, loro senza un filo di grasso sulla pancia due giorni dopo dal parto. Noi con la casa sempre in disordine, con la lacrima facile e la crisi ormonale.

C’è vita oltre i social

Loro con i viaggi in giro per il mondo mentre ci raccontavano di quella festa a sorpresa per un anniversario, di un party da migliaia di euro per un compleanno tutto supplied ( ma noi non lo sapevamo o facevamo finta di non saperlo) mentre a noi non restava che guardare, non riuscendo neppure a riempire un carrello alla fine del mese. Noi che guardavamo i tutorial per le feste dai da te, sognando quel party a bordo piscina e facevamo un prestito per non sentirci di meno . Perchè ogni bambino merita la sua favola. Troppo spesso abbiamo messo da parte la sostanza, per far vincere l’apparenza. Dimenticando appunto che, le famiglie del mulino bianco non esistono. E diventando spesso come loro. Ritoccando le foto, postando immagini di un viaggio solo per raccontare agli altri che lo stavamo facendo, di un regalo ricevuto solo per condividere, senza tenere privato un momento che tale deve fare.

Ma siamo cambiati, eccome se siamo cambiati. Adesso ci rendiamo conto di quanto quella ostentazione nascondesse altro, di come i bambini vengano usati fin troppo spesso solo per visibilità e creare interazione social. Siamo cambiati e abbiamo si spera, aperto gli occhi in modo definitivo. E no, non ci crediamo al fatto che un matrimonio finisca per delle semplici incomprensioni. Perchè la vita vera è altro. E dopo una settimana dall’ultima vacanza in barca, dalle dediche d’amore, con 4 figli a casa no, non puoi lasciarti per un litigio. Non ci crediamo più alle favolette raccontate da chi vuole fare della sua narrazione l’unica possibile, patinandola. C’è vita nei nostri cervelli, i neuroni sono finalmente tornati a funzionare dopo qualche annetto in cui, delusi e amareggiati infelici o forse semplicemente alla ricerca di svago, abbiamo pensato che quello fosse il mondo reale. Destati da un sonno o forse da un incubo che ci ha cambiati per sempre , oggi non vogliamo credere alla vostra narrazione . Andiamo avanti, a caccia di altro, per fortuna. Magari di vita vera.

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