Nuovo bonus mamma 2022: tutto quello che c’è da sapere

Il 2022 porta parecchie novità per le mamme in tema di esenzioni e dei vari bonus previsti per le donne che hanno figli. La maggior parte dei bonus mamma previsti fino allo scorso anno, infatti, sono stati sostituiti dalla nuova misura che si chiama Assegno Unico. Attenzione però; l’agevolazione destinata ai lavoratori e alle lavoratrici non è l’unica forma rimasta, in quanto resistono comunque alcuni bonus mamma 2022, confermati anche dalla nuova Legge di Bilancio licenziata dal Governo e approvata dal Parlamento.

Nuovo bonus mamma e Assegno Unico: di cosa si tratta

L’assegno unico è un’agevolazione concessa a tutte le famiglie con figli a carico, il cui importo varia a seconda del reddito familiare dimostrato attraverso l’Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) rilasciato dall’Inps, su richiesta delle famiglie stesse, tramite la compilazione di una DSU (Dichiarazione sostitutiva unica). La domanda andrà presentata entro il 31 gennaio 2022 per poter ricevere l’assegno già da marzo. Sarà comunque possibile presentare la domanda anche successivamente: ad esempio per le domande inviate entro il 30 giugno 2022, sarà possibile ricevere anche le mensilità arretrate a partire da quella di marzo. Per le domande presentate successivamente non sono previste mensilità arretrate.

I vari bonus mamma: quali sono

Attualmente sono attivi vari bonus mamma 2022, che possono essere richiesti in aggiunta all’assegno unico e sono stati confermati dalla nuova Legge di Bilancio. Eccoli in sintesi.

· L’indennità di maternità: di cosa si tratta

Tra i vari bonus, la legge di Bilancio ha confermato l’indennità di maternità. Si tratta di un sostegno economico alle donne, previsto per un totale di cinque mesi, suddivisi in tre modi differenti:

– da un mese prima del parto fino a quattro dopo la nascita;

– da due mesi prima del parto fino a tre dopo la nascita;

– per cinque mesi dopo la nascita.

A partire dal 2022 l’indennità di maternità è stata estesa ad alcune categorie per tre mesi in più rispetto ai cinque mesi previsti, rispettando requisiti specifici. Vi hanno accesso solo le lavoratrici autonome, le imprenditrici agricole e le iscritte alla Gestione Separata INPS o INPS2; il limite di reddito è di 8.145 euro, riferito all’anno precedente. La domanda andrà fatta dalle stesse lavoratrici autonome accedendo al sito dell’Inps – gestione separata, ed autenticandosi coi servizi digitali come lo Spid.

· L’esonero dei contributi al 50%: di cosa si tratta

Un’altra novità 2022 è un bonus mamma di natura fiscale, cioè uno sgravio contributivo del 50% in merito ai contributi previdenziali che la lavoratrice dipendente è tenuta a pagare e che il datore di lavoro trattiene dalla busta paga. Potranno richiedere lo sgravio le donne che hanno ottenuto il congedo di maternità, e durerà per un periodo pari ad un anno, a partire dalla data di rientro al lavoro della neomamma.

· Il contributo asilo nido: chi può chiederlo

Anche per il 2022 il bonus asilo nido e altre forme di supporto presso la propria abitazione sono stati confermati dalla Legge di Bilancio. Mancano, da parte dell’INPS indicazioni sulle modalità di fruizione, il che fa pensare che ci saranno le stesse regole previste nel 2021. Il bonus asilo nido è un sostegno economico per aiutare le famiglie che devono sostenere la retta dell’asilo nido per figli di età che non superi tre anni. L’importo massimo richiesto è pari a 3.000 euro, ma è destinato alle famiglie con un reddito inferiore ai 25mila euro. Con redditi superiori a 25mila euro, ma inferiori ai 40mila, la cifra scende a 2.500 euro. Se il reddito della famiglia è superiore ai 40mila euro, l’importo massimo sarà pari a 1.500 euro totali. Per poter avere accesso al bonus asilo nido, la richiesta andrà presentata attraverso i servizi telematici dell’Inps. Si deve presentare una domanda per ogni figlio che frequenta l’asilo.

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