Odio+in+rete+e+post+negativi+contro+le+donne%3A+numeri+preoccupanyi
unfdonnacom
/odio-in-rete-e-post-negativi-contro-le-donne-numeri-preoccupanyi/amp/
Categorie: Donna News

Odio in rete e post negativi contro le donne: numeri preoccupanyi

Sappiamo bene che i social in tanti casi possono essere veicoli di odio, di provocazioni, di situazioni del tutto spiacevoli, oltre che pericolose. E a quanto pare, l’odio in rete, esplode particolarmente contro le donne. Instagram, Facebook, Twitter e il nuovissimo Tik Tok, gli haters esistono ovunque purtroppo. Ma che cosa accade quando si parla di engagement legato ad un post molto negativo? Per chi non ha molta dimestichezza con i social, cerchiamo di spiegare meglio a cosa ci stiamo riferendo. Che sia un articolo, un video o un altro contenuto, sui social siamo decisamente portati a rispondere o commentare qualcosa che appare negativo, polemico o provocatorio.

Le pubblicazioni di questo tipo, infatti, riscuotono anche maggiori interazioni, facendo molto facilmente il giro delle home dei vari utenti. Questo tipo di comunicazione sui social network porta odio ed è sempre presente rispetto ad altre tipologie di contenuti. Ovviamente è pure questione di algoritmi…

L’odio in rete sui social, i dati emersi: le donne al primo posto

E’ stato creato un software che ha fatto una vera e propria mappa dell’intolleranza, basandosi su tweet pubblicati su Twitter. Che tra l’altro è uno dei social dove gli utenti tendono a non inserire il loro vero nome e le loro foto, rendendo così più facile il commento poco carino. Grazie a questo software molto interessante, si è scoperto che, dal mese di gennaio a quello di ottobre 2022, estraendo 629.151 tweet, 583.067 sono stati negativi (il 93% circa vs. 7% positivi). Per quanto riguarda l’anno precedente, nel 2021 sono stati estratti 797.326 tweet dei quali 550.277 negativi (il 69% circa vs. 31% positivi). Dunque sicuramente il dato in aumento di contenuti negativi rispetto ai positivi è decisamente allarmante.

Ma rispetto a questi dati, possiamo dire che ci sono categorie e categorie? Sì e le donne purtroppo sono tra quelle più esposte a questo odio social. Si evince, infatti, che al primo posto delle categorie più odiate ci sono proprio le donne (43,21%). Subito dopo ci sono le con disabilità (33,95%), seguite dalle persone omosessuali (8,78%), dai migranti (7,33%), dagli ebrei (6,58%) e infine dagli islamici (0,15%). 

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

Pubblicato da
Benedetta Calasso

Articoli recenti

Vogliamo provare a fare il pandoro in casa? Con questa ricetta non è difficile: possono riuscirci tutti

Il Natale si avvicina ed è il momento perfetto per provare a realizzare in pandoro…

% giorni fa

Personalizzare la cucina senza rivoluzionarla: il paraschizzi diventa decor, i trend

Il paraschizzi diventa escamotage per decorare la cucina, un vantaggio ed un vezzo soddisfacente in…

% giorni fa

Esiste l’orario perfetto per bere caffè e minimizzare gli effetti negativi: secondo gli esperti è questo e non ci sono dubbi

Secondo gli esperti c’è l’orario perfetto per bere il caffè e ridurre gli effetti negativi…

% giorni fa

Cosa regalare per Natale ad una futura mamma: tante idee per rendere speciale ogni singolo momento

Non hai la minima idea di che cosa poter regalare ad una futura mamma oppure…

% giorni fa

Con questi due trucchetti perdi più di 5 kg entro Natale senza fare la dieta

Basta diete, basta sacrifici e basta contare le calorie di ogni cosa che ingerisci! Bastano…

% giorni fa

Bonus spesa 2025: nuovo aiuto da 1.000 euro in arrivo

Nel 2025 il Governo potrebbe attivare un nuovo aiuto per sostenere la popolazione. Si tratta…

% giorni fa