Olimpiadi: 8 donne che hanno fatto la storia dei Giochi Olimpici

Pubblicato da Serena Wolf

Donne che hanno fatto la storia nelle Olimpiadi, atlete che hanno scritto pagine indelebili nei giochi olimpici: ecco le loro storie

Il 26 luglio a Parigi prenderanno il via le Olimpiadi, l’evento sportivo più atteso e celebrato al mondo. Ma queste Olimpiadi non sono solo una manifestazione di abilità atletiche; sono anche un tributo alle incredibili storie di determinazione, coraggio e perseveranza di atleti straordinari. Tra questi, le donne hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei Giochi Olimpici con le loro imprese memorabili. In attesa di vivere le emozioni dei giochi Olimpici di Parigi 2024, ricordiamo alcune delle donne che hanno fatto la storia delle Olimpiadi con le loro imprese leggendarie .

Olimpiadi: donne che hanno fatto la storia

Abbiamo deciso di raccontarvi la storia di otto grandi campionesse che in qualche modo, hanno fatto la storia dei giochi Olimpici con le loro imprese memorabili.

1. Fanny Blankers-Koen: la mamma volante

Fanny Blankers-Koen, conosciuta come la “Mamma Volante”, è una delle atlete più leggendarie nella storia delle Olimpiadi. Nel 1948, ai Giochi di Londra, questa sprinter olandese conquistò quattro medaglie d’oro all’età di 30 anni, in un’epoca in cui si credeva che le donne dovessero abbandonare lo sport dopo il matrimonio e la maternità. Le sue vittorie nei 100 metri, 200 metri, 80 metri ostacoli e nella staffetta 4×100 metri sono un simbolo di determinazione e forza.

2. Nadia Comăneci: la perfezione fatale

Nel 1976, ai Giochi di Montreal, la ginnasta rumena Nadia Comăneci fece la storia diventando la prima atleta a ottenere un punteggio perfetto di 10 in una competizione olimpica. Aveva solo 14 anni. Con la sua grazia, precisione e incredibile dedizione, Comăneci vinse tre medaglie d’oro e catturò l’immaginazione del mondo intero. La sua performance rimane uno degli episodi più memorabili nella storia delle Olimpiadi.

3. Wilma Rudolph: la gazzella nera

Wilma Rudolph è un esempio luminoso di come la determinazione possa superare qualsiasi ostacolo. Dopo aver superato la poliomielite durante l’infanzia, Wilma Rudolph diventò la prima donna americana a vincere tre medaglie d’oro in una sola Olimpiade, trionfando nei 100 metri, 200 metri e nella staffetta 4×100 metri ai Giochi di Roma del 1960. La “Gazzella Nera” non solo ha battuto record, ma ha anche ispirato milioni di persone con la sua storia di resilienza.

4. Larisa Latynina: la Regina della Ginnastica

Prima di Simone Biles e Nadia Comăneci, c’era Larisa Latynina. La ginnasta sovietica ha dominato le Olimpiadi dal 1956 al 1964, accumulando un totale di 18 medaglie, di cui nove d’oro. Latynina ha dimostrato una straordinaria longevità e versatilità, vincendo in tutte le discipline della ginnastica e mantenendo il record di maggior numero di medaglie olimpiche per oltre 50 anni.

5. Serena e Venus Williams: le regine del Tennis

Le sorelle Williams, Serena e Venus, hanno portato il tennis femminile a nuovi livelli di popolarità e prestigio. Insieme, hanno vinto quattro medaglie d’oro olimpiche, dimostrando un’incredibile tenacia e abilità. La loro presenza ai Giochi ha non solo elevato lo status del tennis femminile, ma ha anche ispirato una nuova generazione di atlete a perseguire i propri sogni senza paura.

6. Florence Griffith-Joyner: la regina della velocità

Conosciuta affettuosamente come “Flo-Jo”, Florence Griffith-Joyner è ancora ricordata per i suoi record mondiali nei 100 e 200 metri, stabiliti ai Giochi di Seoul del 1988. Con il suo stile inconfondibile e la sua velocità mozzafiato, Flo-Jo vinse tre medaglie d’oro e una d’argento, lasciando un’eredità duratura nello sprint femminile.

7. Simone Biles: la Potenza della Ginnastica

Simone Biles è già considerata una delle migliori ginnaste di tutti i tempi, nonostante la sua giovane età. Con un totale di sette medaglie olimpiche, di cui quattro d’oro, la sua forza, agilità e creatività hanno ridefinito ciò che è possibile nella ginnastica. La sua capacità di eseguire manovre mai viste prima e di farle sembrare senza sforzo ha catturato l’attenzione di fan in tutto il mondo. E a Parigi gli occhi sono puntati proprio su di lei. Per chi volesse approfondire, proprio in questi giorni è uscito un documentario dedicato alla vita della ginnasta su Netflix.

8. Federica Pellegrini: la Divina del Nuoto

Federica Pellegrini è una delle nuotatrici più celebrate e amate di sempre. La sua carriera olimpica iniziò nel 2004 ad Atene, dove conquistò la medaglia d’argento nei 200 metri stile libero. Da allora, Pellegrini ha continuato a brillare, vincendo l’oro ai Giochi di Pechino del 2008 e stabilendo record mondiali. La sua capacità di rimanere al vertice del nuoto mondiale per oltre un decennio è un testamento alla sua dedizione e al suo talento. Conosciuta come “La Divina”, Pellegrini ha ispirato generazioni di giovani nuotatori con la sua eleganza e determinazione. A Parigi per la prima volta non sarà in acqua ma rappresenterà l’Italia nella federazione. Federica Pellegrini preso parte a cinque rassegne olimpiche: la prima nel 2004 quando, solo sedicenne, conquistò la medaglia d’argento nei 200 metri stile libero divenendo all’epoca la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. La rivista Swimming World Magazine la elesse “Nuotatrice dell’anno” nel 2009 e “Nuotatrice europea dell’anno” nel 2009, 2010 e 2011. Per i successi ottenuti ai Giochi Olimpici nel 2004 e nel 2008 venne insignita dei titoli di Ufficiale e successivamente di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Non ci resta che sintonizzarci davanti alla Tv da domani, per seguire le imprese delle atlete alle Olimpiadi di Parigi e per essere sorpresi magari, da altre memorabili vittorie e medaglie.

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Serena Wolf

Se ho scelto di scrivere è perchè penso di avere tante cose da dire e voglio farlo raccontando quello che succede in questo paese e nel mondo. Voglio farlo con i piedi a terra ma con le mani su una tastiera. Perchè non è importante da dove scrivi ma quello che scrivi e come lo scrivi