Una cosa è certa: se volevano che si parlasse di loro, ce l’hanno fatta. Perchè ieri, molti italiani, invece che scoprire qualcosa in più sul film The Son, presentato a Venezia 79 , hanno visto sui social il video della proposta ( che a quanto pare non era neppure una proposta di matrimonio ma solo la consegna di un anello di fidanzamento) di Basciano a Sophie Codegoni. Sotto gli occhi dei fotografi esterrefatti, anche perchè il tutto è durato meno di 10 secondi, il tempo concesso agli influencer per sostare sul red carpet, l’ex vippone, si è inginocchiato e ha dato un anello a Sophie. La Codegoni si è inginocchiata a sua volta, pare sorpresa ma non ha dovuto neppure dire si o no perchè a dispetto di quello che tutti all’inizio abbiamo pensato, a quanto pare, non c’è stata neppure la proposta di matrimonio ma solo una promessa, solo un anello di fidanzamento. E’ anche per questo motivo che, a poche ore di distanza, la pioggia di critiche su Alessandro Basciano e Sophie Codegoni si è fatta di quelle “molto consistenti e più che abbondanti”. Il motivo è semplice: li accusano di aver preparato e confezionato una sceneggiata studiata malissimo e venuta altrettanto male.
In realtà se lo scopo era quello di far parlare di loro, non per i look ( che è poi la sola cosa che si nota degli influencer a Venezia) il risultato è stato portato a casa. Qualcuno direbbe: purchè se ne parli. E oggi di Sophie Codegoni e Basciano si parla davvero su tutti i giornali, anche all’estero visto che l’imprenditore ha anche risposto stizzito a un giornalista britannico che si chiedesse il senso di tutto questo, durante la presentazione di un film che parla di una famiglia i cui protagonisti hanno dei problemi seri da affrontare, e di disturbi mentali…Neppure una storia d’amore, che avrebbe potuto in qualche modo giustificare la cosa. Ma gli influencer, che dei film in concorso a Venezia non conoscono neppure i titoli visto che non vanno manco a vederli, non essendo lì per quello, cosa ne possono sapere di quello che succederà dopo la loro passerella in sala? Assolutamente nulla.
Al netto di questo, delle scelte personali e di tutte le critiche che possono arrivare, la colpa, come ribadiamo da anni, non è di chi ci va ( scelte personali quelle di essere travolti da critiche e insulti) ma di chi ha permesso che ci fosse posto per tutto questo, senza pensare che il cinema doveva essere l’unico e solo protagonista.