Da qualche anno, la riabilitazione in acqua e l’idroterapia fanno ormai parte dei protocolli di riabilitazione nel settore sportivo e in quello ortopedico. Sin dall’inizio, hanno ricevuto un importante consenso da parte di fisioterapisti, medici e pazienti. In questi ultimi trent’anni, la terapia in acqua è stata integrata nei tradizionali percorsi di recupero. Grazie ai vari successi, questa forma di riabilitazione motoria non ha potuto non conquistare un ruolo fondamentale in questi percorsi. L’idroterapia viene scelta sia come preparazione fisica prima di un intervento chirurgico e sia come uno strumento riabilitazione post operatoria. Vediamo ora insieme i benefici della riabilitazione in acqua e dell’idroterapia.
RIABILITAZIONE IN ACQUA E IDROTERAPIA: QUALI SONO I BENEFICI
Quali sono i benefici della riabilitazione in acqua? Sono tre, in particolare, i suoi vantaggi:
- la resistenza in acqua è graduale, senza momenti morti. Questo dà la possibilità di mantenere uniforme la tensione muscolare nel corso dei vari movimenti, favorendo così il recupero della flessibilità muscolare e del tono;
- la diminuzione della forza di gravità permette di eseguire movimenti naturali e meno stressanti per le articolazioni;
- non serve essere dei nuotatori esperti per eseguire i vari esercizi riabilitativi in acqua. Infatti, nelle vasche utilizzate per questo percorso il livello dell’acqua non supera, normalmente, i 120 cm. Oltre ciò, vengono messi a disposizione dei piccoli attrezzi per permettere al paziente di galleggiare.
IL PROGRAMMA DELLA RIABILITAZIONE IN ACQUA: PERIODO E MIGLIORAMENTI
Dopo un’attenta valutazione delle esigenze del paziente e degli obbiettivi da raggiungere, bisognerà impostare un programma riabilitativo. Tenendo conto del grado di disabilità, la riabilitazione in acqua dovrebbe prevedere due o tre sedute settimanali per un periodo variabile. Il paziente dovrà svolgere vari esercizi, con il corpo parzialmente immerso nell’acqua, che dovranno essere divisi in quattro grandi categoria. In particolare, queste esercitazioni dovrebbero migliorare:
- il tono muscolare,
- la mobilità articolare e dell’equilibrio,
- il recupero degli schemi motori,
- recupero del gesto sportivo.
RIABILITAZIONE IN ACQUA E IDROTERAPIA: QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI
La riabilitazione in acqua e l’idroterapia rappresentano, ormai, l’attività perfetta per vari pazienti. In alcuni casi, però, le esercitazioni potrebbero essere controindicate per determinati soggetti. Scendendo nel dettaglio, questo è il caso di coloro che soffrono di cardiopatia ischemica, febbre, micosi cutanee, diabete avanzato, infezioni e incontinenza. I pazienti che hanno osteoporosi non avanzata, invece, dovranno mantenere le forme di esercizio tradizionali. Per questi motivi, è bene sempre ascoltare il consiglio del proprio medico di fiducia, prima di iniziare qualsiasi programma di riabilitazione o di terapia in acqua.