E’ un’altra storia di coraggio quella di Sara Khadim al-Sharia. E’ la storia dell’ennesima giovane donna che cerca di scrivere la storia, che vorrebbe essere d’esempio. E’ la storia della campionessa di scacchi iraniana che ha partecipato ai mondiali 2022 in Kazakistan senza indossare l’hijab. Ha fatto scalpore questa decisione e forse Sara, sapeva che con questo gesto, avrebbe detto per sempre addio alla possibilità di avere una vita serena nella sua terra di origine. E’ notizia di oggi: Sara Khadim al-Sharia pensa di trasferirsi in Spagna. È quanto confermano due fonti vicine alla giovane a El Pais, senza precisare in quale città. Non si sa ancora se al-Sharia abbia già ottenuto un un permesso di soggiorno spagnolo o se abbia chiesto o intenda chiedere asilo politico. Sara ha dimostrato sul “campo” sulla scacchiera, di essere fortissima, di avere meriti innanzi tutto nello sport e nella sua specialità. Al momento, è la giocatrice di scacchi iraniana più affermata. È riuscita a guadagnarsi il grado di gran maestra femminile e ha vinto inoltre il titolo di maestra internazionale di scacchi all’84mo Congresso mondiale, all’età di 18 anni. Non è stata la sola a scegliere di lanciare un messaggio giocando senza velo il torneo di scacchi. Lo stesso ha fatto anche Atousa Pourkashiyan che ha gareggiato a volto scoperto. Quello delle due giocatrici di scacchi, è l’ennesimo gesto di protesta che donne iraniane fanno. Per ricordare Masha Amini, la sua terribile uccisione ma anche per continuare a tenere alta l’attenzione. Purtroppo però, a questi gesti, segue anche l’inevitabile addio a uno stato, che non dà nessun genere di libertà alle donne, anzi.
Ricordiamo che una delle prime atlete iraniane ad apparire senza velo in una competizione è stata la climber Elnaz Rekabi, durante le gare di arrampicata su roccia in Corea del Sud. Dopo quell’episodio l’abitazione della sua famiglia sarebbe stata demolita dal governo di Teheran.