Scappa Heidi da chi ti vuole imporre la sua presenza, da chi ti vuole imporre il suo volere, da chi non ti lascia respirare. Scappa Heidi ma resta, perchè se ci sono delle persone che sbagliano, solo loro a dover andare via. Una ragazza deve restare, lottare, certo non rischiare. Se la situazione è di pericolo si denuncia, si chiede aiuto ma è un gioco, un gioco dal quale non si può scappare. Chi ti ama ti protegge, di dà dei consigli ma non impone nulla. Non impone un incontro, non impone un confronto, non ti assilla con la sua presenza. Non schiaccia con uno sguardo ma ti accarezza con le parole. Non pensa per te, non decide di per te, non crede di sapere cosa sia meglio per te.
Scappa Heidi da chi ti dice cosa sia meglio per te pensando di poter decidere, di poter sapere, di poterti dare delle colpe che non hai. Da chi non sa che cosa passa nella tua testa, di come batte il tuo cuore. Chi ti vuole proteggere lo può fare, chi ti vuole amare deve farlo. Con una parola, con un consiglio, magari anche senza le telecamere, con una richiesta, con un dolce appoggio. Scappa Heidi da chi dice di volerti libera ma in realtà ti vuole tenere nella sua gabbia dorata, da chi sta male perchè tu hai il modo di spiccare il volo e importi come donna. Resta a dimostrare di essere capace di gestire una situazione non facile e chiedi aiuto se lo reputi necessario. Ridi e sorridi, circondati di persone che possono farti del bene e volerti bene. Ma non permettere mai a nessuno di dirti cosa fare. “Io sto chi chi voglio, abbraccio chi voglio, parlo quanto voglio e dove voglio” queste sono parole di Heidi a Massimiliano Varrese.
Una donna infatti deve essere libera di stare dove vuole, di parlare con chi vuole, di vestirsi come vuole, di atteggiarsi come vuole. Anche di provocare, di baciare e cambiare idea dopo 5 minuti. Non merita critiche o violenze. Perchè una donna al pari di un uomo può giocare, amare, baciare, scomparire, tornare o scappare. Può amare un uomo che ha le stessa età di suo padre senza temere di farlo. Può scegliere chi sposare, dove andare, cosa fare, se indossare un abito corto, se mettersi il rossetto rosso. E non possiamo lasciar passare in tv certi messaggi. Lei che scappa perchè qualcuno le dice che è in pericolo e il suo presunto “aguzzino” che resta. E’ tutto distorto, è tutto poco chiaro.
E così nella casa il Varrese, che forse avrebbe dovuto farsi le valigie e lasciare tutto, se davvero, come ha detto, è innamorato di Heidi ( ed è convinto che lei lo sia di lui) resta…Heidi va via, rinuncia al suo sogno, lascia che siano gli altri a decidere per lei. Non un bel messaggio per una ragazzina impaurita che dietro alle frasi da femme fatale forse nasconde una grande fragilità e tanta insicurezza. Se davvero Varrese avesse tenuto a Heidi come ha detto, le avrebbe detto di restare. Avrebbe preso le sue cose e se ne sarebbe andato. Poco importa se non la pensa come suo padre, se si è sentito offeso da quelle parole, se non si sente neppure minimante descritto da quei termini. Avrebbe dovuto porsi delle domande, riflettere, fare una autocritica. Non lo ha fatto.
Non avrebbe dovuto turbarla psicologicamente, usare certe metafore che hanno di certo messo in allarme i familiari. Non è vero che ha rispettato i suoi limiti, non lo ha fatto. Si è avvicinato troppo a lei ed è andato anche oltre. Ed era questo che un padre avrebbe dovuto denunciare, chiedendo che a essere allontanato da quell’ambiente, fosse chi stava mettendo sua figlia in difficoltà, non una ragazza che meritava di vivere la sua esperienza. Purtroppo non è successo e oggi nella casa, c’è un Varrese che continua a dire che Heidi era innamorato di lui e che si è tirata indietro per paura del padre. Un pessimo finale per un momento di tv da evitare soprattutto perchè gestito nel peggiore dei modi dal conduttore, ma anche questo, non ci stupisce.
Dopo quello che è successo nella puntata del Grande Fratello del 16 ottobre, questo è quello che ci sentiamo di dire ad Heidi ma che avremmo detto a tutti. A una figlia, a una sorella, a una amica, a una donna più adulta, a una collega. A chiunque si fosse trovato in quella situazione.
Ragazze non permettere a nessuno di decidere per voi, di fare i passi che dovete fare da sole. Non permettete neppure a chi dice di amarvi di manipolare i sentimenti, le idee. Lottate per quello in cui credete, si fidatevi di chi vi vuole proteggere, ascoltate i consigli e circondatevi delle persone che vogliono solo il vostro bene. Quelle che si batterebbero per voi perchè vi amano davvero, che scenderebbero nel fuoco ma solo per starvi accanto, nelle vostre battaglie, nelle vostre convinzioni. Un un errore non si ripara con una imposizione, con un diktat. Un figlio può smarrire la via, lo si riprende per mano, si percorre un pezzetto di strada al suo fianco e poi lo si lascia andare.
Ragazze scappate da chi si vuole imporre, da chi vi fa credere che ci sia sempre qualcosa che va al di là, che vi fa credere che nella vostra testa c’è altro, che vi vuole portare dove voi non volete andare. La direzione è quella che avete scelto, sbaglierete e cadrete e se davvero ci sarà un pericolo, chi vi ama proverà a salvarvi ma sarà cura e cerotto, non si imporrà mai, facendovi ancora più male.