Non una chat, non una amante, non un rapper di troppo. A far finire il matrimonio di Wanda Nara e Mauro Icardi è stata una richiesta molto esplicita che il calciatore avrebbe fatto a sua moglie, una richiesta che l’imprenditrice, non ha potuto accettare. Ne parla la Nara in un’intervista esclusiva a Vanity Fair. L’argentina per la prima volta, racconta la sua verità sul divorzio dal marito Mauro Icardi di cui è anche procuratrice. Non ci si aspettava il racconto della Nara sulla fine del suo matrimonio con Maurito, infatti la procuratrice ha spiegato che la causa di rottura non sta nell’arcinoto – e già perdonato – tradimento di lui con la modella argentina China Suarez. E nemmeno nella presunta cotta di lei per il rapper argentino L-Gante: “La verità è che io ho avuto cinque figli, li ho allattati tutti, li ho cresciuti e mi sono dedicata a loro per 10 anni. Ultimamente avevo espresso a Mauro il desiderio di tornare a lavorare, e a lui non faceva piacere. ” Ebbene si, il motivo per il quale questo matrimonio è finito, è l’imposizione di Mauro, che non avrebbe voluto vedere sua moglie troppo fuori casa, per lavoro.
Wanda Nara ha spiegato: “In Argentina mi continuano a proporre programmi da condurre e a me la televisione piace molto. Questo non significa trascurare i bambini: Mauro si allena due ore al giorno, il resto del tempo è a casa. Può aiutarmi lui, no? Invece a lui non piace l’idea che io sottragga attenzioni alla famiglia. “
La Nara ha aggiunto: “Per me l’indipendenza è fondamentale: è la via per la libertà. Quindi lui ogni due per tre prova a riconquistarmi, l’altro giorno è venuto a prendermi in aeroporto con la macchina piena di fiori, poi mi ha portato fuori a cena e mi ha detto: “Non mi arrendo”. Benissimo, ma io so già che, se tornassimo insieme e tra due mesi gli accennassi una nuova proposta di lavoro, saremmo punto e a capo.”
Le parole di Wanda Nara, spiegano quindi anche i continui tentativi di Mauro, le foto suo social, le dediche, le interviste al vetriolo. E infatti nella sua intervista per Vanity Fair, Wanda Nara ha raccontato: “ D’altra parte Mauro vive nel mondo del calcio, dove le mogli raramente lavorano e le donne in carriera sono discriminate. Anni fa, per la firma di un contratto ho dovuto mandare un mio sostituto uomo perché il presidente della squadra in questione si rifiutava di trattare con una donna.”
E ha concluso, ricordando che sua madre faceva l’attrice e smise per via di una imposizione di suo padre, cosa che lei di certo oggi non può permettere: “ A volte penso che, sì, stiamo facendo passi avanti dal punto di vista dell’emancipazione femminile, ma in troppi ambienti siamo ancora indietrissimo. Tutto ciò non ha aiutato il mio matrimonio”.
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