Le pagelle ai look ( e non alle signore) sarebbero anche divertenti e interessanti, se chi le desse, lo facesse con uno spirito ironico e non con la cattiveria che riempie le pagine di giornali in questi giorni; soprattutto quando a dare voti sono uomini e commentano i look delle donne. Succede con le pagelle di Venezia 80. Lo fa notare Selvaggia Lucarelli, raccogliendo una serie di imbarazzanti giudici che sono stati pubblicati in questi giorni sia in rete che sui giornali cartacei. E non si parla di piccoli blog, di giornalisti inesperti. Si parla in questo caso, di testate del calibro del Corriere della sera o di Vanity Fair, ecco ( testate che fanno anche battaglie per parità di genere, inclusività, modernità…).
Perchè lo ribadiamo anche noi, lecito è dare il voto a un look, lecito è anche criticare un vestito, il trucco, i capelli, Giorgia Soleri che dice di andare sul red carpet con i peli ma poi indossa un abito lungo. Ci sta tutto. Diverso però è far notare che Claudia Gerini ha sbagliato nella scelta dell’abito perchè avrebbe avuto bisogno di intimo contenitivo che non mostrasse le forme o che la giovanissima Ludovica Coscione abbia messo in mostra, sbagliando, il “coscione”.
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La giornalista, dopo aver mostrato anche belle storie una serie di foto con tanto di commento e pagelle, ha poi scritto un post, spiegando il suo punto di vista che, in questo caso, è anche il nostro:
Le pagelle, da esercizio divertente da praticare in occasioni speciali, sono diventate una specie di pianta infestante su tutti i siti con esiti catastrofici. Ormai pullulano tentativi di essere simpatici, trasgressivi, ironici scrivendo cazzate da prima elementare, commentando qualunque inutile evento o personaggio, ma vabbè. Finché commenti il nulla, pazienza. La settimana del Festival del cinema però meriterebbe il commento di gente che almeno si sia accorta dei cambiamenti culturali e sociali in atto da qualche decennio. E invece no. Nelle redazioni di giornali di un certo peso pensano bene di affidare giudizi su abiti e passerelle a gente che vive in altre epoche. Preferibilmente uomini e stylist o sedicenti esperti di moda che pensano ancora di essere simpatici alludendo a pance, cosce e tutto quello che può sminuire una donna. Nella gallery ho selezionato 4 commenti. Il primo allude al fisico di Claudia Gerini che secondo il genio di Io donna avrebbe dovuto mettere più biancheria contenitiva, poi abbiamo la battuta sulla coscia per Vanity, quella sul passato preistorico e osè dell’attrice del Corriere e il riferimento al marito (Crozza) di Signoris, citato a caso e ovviamente, secondo il giornalista, artefice della sua tempra. Sempre sul Corriere. Ora, io non so cosa stia succedendo, ma forse piuttosto che affidare giudizi al primo stylist o sedicente esperto di moda che passa, sarebbe meglio affidare giudizi a gente che sa stare al mondo pure se pensa che il borsello sia elegante
Tra le poche a commentare quelle “simpatiche” o per meglio dire, imbarazzanti pagelle, anche Ludovica Coscione che ha mostrato grande superiorità
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