Durante e dopo la prima puntata di Ballando con le stelle, Selvaggia Lucarelli sui social, ha ricevuto decine di commenti di chi faceva notare come fosse particolarmente in carne. Non messaggi carini ed educati ma parole di chi si sentiva in dovere di fare i conti con la bilancia per lei. La Lucarelli, che non ha mai nascosto di trovarsi bene anche con qualche chilo in più perchè semplicemente le piace mangiare, ha provato a spiegare che avere 4 chili di troppo, se così possiamo dire, non è sinonimo di infelicità e non solo. La Lucarelli con il suo lungo post ha provato a spiegare che fa molto sport, mangia bene, è in salute e sta meglio di quando pesava di meno. Ma soprattutto ci fornisce un assist per riflettere sulla questione peso. Perchè quando vediamo una donna in tv pensiamo subito ai chili? Se è troppo grassa, se è troppo magra. Se ha qualche chilo in più potrebbe essere incinta, se è magra invece potrebbe aver fatto la dieta. Ma vale lo stesso ragionamento anche fuori dal piccolo schermo. Quando incontriamo per strada un conoscente che non vedevamo da tempo la prima cosa che notiamo è il suo peso. Se è dimagrito ci complimentiamo, come se fosse un merito, se è ingrassato no. Non prendiamo mai in considerazione il fatto che dietro al cambiamento di peso ci possano essere dei problemi di salute o altro. Ed è questo un grande problema della società dell’apparenza e della poca sostanza in cui viviamo.
Il lungo post di Selvaggia Lucarelli sui social
Ogni anno, quando appaio in tv, mi arrivano messaggi qui su Facebook, su Twitter e su Instagram, come quelli che vedete allegati (sul mio fisico).
Naturalmente sono solo alcuni messaggi tra i tanti che ricevo. La maggior parte dicono altro e sarebbe un errore, oltre che una scelta masochistica e parziale, vedere solo la parte sbagliata del mondo. Voglio però isolare per un attimo questi commenti e fare alcune riflessioni.
La prima è che io mangio, quindi non vorrei che qualcuno temesse di fare battute che potrebbero urtare temi sensibili, tipo la tiroide, gli ormoni o il metabolismo. Tranquilli, se è quello che vi frena dall’insultare ulteriormente, infierite pure.
Seconda cosa: mangio bene, faccio sport, mi sento bene. So che sembra impossibile, ma credetemi: si può stare in forma anche con qualche chilo in più.
Sono stata 56 chili (pochissimo per me) e stavo di merda, mangiavo di merda, non alzavo il culo dalla sedia.
Quindi sereni: morirò di infarto solo se vedrò la D’Urso condurre Ulisse al posto di Alberto Angela, non per un maritozzo in più.
Terza cosa: ho smesso di subire condizionamenti estetici da tempo. Questo non vuol dire però che certi commenti siano ininfluenti. Anzi.
Sono molto influenti.
Non su una donna strutturata come me, ma sicuramente su chi non può contare su una scorza altrettanto robusta. E questo per ragioni anagrafiche, di fragilità, di insicurezza, di esperienze vissute.
Quando scrivete questi commenti, dovete sempre augurarvi di trovare dall’altra parte una come me. Perchè se riuscite a infilarvi nella piega sbagliata della persona sbagliata, il vostro commento potrà essere deflagrante. Senza scomodare i suicidi per certi commenti di merda, potrei fare un elenco infinito delle conseguenze: c’è chi smette di mangiare, chi mangia di più, chi rinuncia alla socialità, ci sviluppa ossessioni o fobie, chi un senso di inadeguatezza che si trascinerà dietro tutta la vita, al di là del suo peso.
Il fatto che qualcuno metta su qualche chilo viene sempre visto come qualcosa di catastrofico o APOCALITTICO e “Oddio ma che gli è successo?”.
Solitamente non è proprio successo un cazzo e il mondo è ancora al suo posto. Succede che uno mangi, che sia goloso, per esempio.
La verità è che il peso altrui non dovrebbe riguardarci se non- al massimo- nelle chiacchiere sceme al telefono tra amici.
E dirò di più. Trovo che ci riguardi TROPPO sempre.
Al pari degli insulti sul peso ritenuto eccessivo, mi infastidiscono anche i fiumi di complimenti quando qualcuno dimagrisce. Sono la faccia della stessa medaglia: se dimagrire è un merito, ingrassare evidentemente è un demerito.
Quindi, se avrò voglia di dimagrire (con qualche risultato), vi chiedo già di non dirmi “brava”, “complimenti”, “come hai fatto?”.
E invito a non farlo in generale, per iniziare a normalizzare la questione. Per non trasformare in approvazione o riprovazione collettiva l’oscillazione del peso altrui.
Chiudo dicendo questo: anche a me piace pesare 58 chili spaccati e mettere il vestito più corto dell’armadio, e lo dico senza ipocrisie perchè non è giusto raccontare favolette. I messaggi sono positivi quando partono da un presupposto di verità, altrimenti sono storielle consolatorie.
Semplicemente, però, non è la mia priorità.
E questo vale per me, ma è legittimo che invece lo sia per voi o per chiunque altra.
L’importante è che se essere magre è la vostra priorità, sia solo un affare vostro.
Non identificate mai il vostro valore con la vostra immagine.
Sviluppate autostima e auto-consapevolezza: sappiate bene chi siete, perchè altrimenti permetterete agli altri di dirvi chi siete.
E soprattutto, se proprio vi vedete una merda, pensate a me: nonostante qualcuno mi ritenga da sempre (mica solo ora eh) la palla demolitrice su cui si strusciava Miley Cyrus, ho dei lavori bellissimi, un fidanzato meraviglioso, una vita piena di cose. Oltre che, naturalmente, una tavola sempre imbandita.
Se la mia vita funziona, può funzionare anche la vostra.