Lei si chiama Elena, ha 17 anni ed è una studentessa dell’Istituto Agrario Sartor di Castelfranco Veneto. Da ottobre, la giovane Elena sta combattendo contro un tumore. Per via dei cicli continui di chemioterapia, la ragazza non può essere presente alle lezioni in classe e per questo motivo ha richiesto di poter seguire in Dad, la famosa didattica a distanza che era stata adottata ai tempi dello scoppio della pandemia e che ha permesso ai ragazzi di apprendere le spiegazioni dei professori anche da casa. Purtroppo però ad Elena è stata negata questa possibilità. Il motivo? La scuola non ha la fibra.
I compagni di classe di Elena hanno dimostrato tutta la solidarietà nei confronti della loro amica che sta affrontando un periodo particolarmente difficile. I ragazzi, lo scorso martedì, hanno infatti deciso di protestare, non entrando a scuola e chiedendo la Dad per Elena. La richiesta della manifestazione era arrivata direttamente da parte dei genitori della giovane e i compagni di classe hanno accolto e risposto a gran voce.
Il papà di Elena ha spiegato che il cancro era stato scoperto poco dopo l’inizio dell’anno scolastico. Così hanno informato la dirigente Alban della malattia della ragazza ma la donna ha subito risposto che la scuola non era dotata di fibra e quindi, senza una rete internet, era impossibile assicurare la Dad. La Alban ha comunque spiegato che la scuola sta lavorando e facendo di tutto per poter aiutare Elena. Pare infatti che l’istituto in questione abbia già stipulato un contratto che volgerà al miglioramento della connessione in brevi termini. Nel frattempo però, Elena sta studiando one to one, ovvero con un percorso di studi che le permette di avere delle lezioni con i suoi professori durante i pomeriggi. Ovviamente la preside stessa sa che Elena vorrebbe altro ma la speranza è che presto possa tornare a seguire tutte le lezioni in contemporanea ai suoi compagni.
Purtroppo la fibra qui non è mai arrivata. La attendiamo da otto anni. A novembre 2023, dei tecnici sono venuti a fare un sopralluogo ma poi non si è saputo più nulla. Ora, ho stipulato un contratto con una società che a breve dovrebbe risolvere il problema in modo che Elena possa fare didattica a distanza. Stiamo facendo tutto quello che possiamo. La manifestazione dei ragazzi è stata un bel gesto di solidarietà nei confronti della compagna. L’affetto è ciò che conta in questi difficili momenti.
ha così affermato la preside Alban a Il Fatto Quotidiano.
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