A violenza verbale si può rispondere con violenza fisica? La battuta di un comico su un problema di salute, è più grave di un commento sui social, di un insulto sotto una foto? Quando un uomo, per difendere la “sua” donna, può essere giustificato, anche se tira un pugno, uno schiaffo, un calcio, a un’altra persona? Questione di genere, questione di buon senso, questione di civiltà. Tutte cose che si intrecciano tra di loro e che oggi ci portano altre domande, interrogativi che restano, dopo il gesto di Will Smith in mondo visione.
La prima considerazione: Jada Pinkett Smith aveva davvero bisogno di essere difesa da suo marito, l’uomo macho che si è alzato, ha sferrato un pugno a un altro uomo, ed è poi tornato al suo posto dicendo che nessuno può e deve offendere SUA moglie? Una donna oggi, nel 2022, una donna in quella posizione, davanti a migliaia di telecamere, a milioni di persone, non è in grado di alzarsi, commentare e dire che no, quella battuta non faceva ridere, che non c’è nulla su cui scherzare? Deve intervenire il macho di turno, con violenza fisica? E si che la violenza verbale può fare più male di quella fisica. Ma che cosa succederebbe se a ogni parola fuori posto, rispondessimo con uno schiaffo, con un ceffone? Ogni donna abusata, stuprata, dovrebbe essere vendicata da un padre, un fratello, un marito, un amico con un omicidio o crediamo che ci sia una giustizia e non la legge del taglione che ci riporta indietro di un milione e mezzo di anni? Quanto siamo ancora lontani dal pensare che una donna sia in grado di difendersi da sola? La violenza non dovrebbe mai essere giustificata ma semmai fosse stato il caso, quello schiaffo sarebbe dovuto partire da Jada, non da suo marito.
Seconda considerazione: cosa sarebbe successo se la battuta l’avesse fatta una donna? Oggi tutti indignati , tutti dalla parte di Wil Smith perchè sulla salute non si scherza, perchè si può fare satira su qualsiasi cosa non sulla salute. E se la battuta fosse uscita dalla bocca di una donna, sul palco al posto di Chris Rock, Will Smith, sarebbe salito sul palco per darle lo stesso schiaffo?
Terza considerazione: l’ho fatto perchè perchè l’amore ti fa perdere la testa. Ed ecco la frase che si sente dire nelle storie di amore malato, nelle storie di amore tossico che degenerano. Will Smith non si è scusato dicendo “Ok sono stato un coglion*, ho esagerato, chiedo scusa ma so che per mia moglie quello è un tasto delicato“. No, ha detto che l’amore ti porta a fare follie, che per amore si fanno queste cose. Un’altra occasione persa, dopo la figuraccia in mondo visione. Un gesto da macho che sale sul palco, dà uno schiaffo e poi si giustifica parlando d’amore. Per amore sarebbe potuto salire su quel palco e dire che a lui poco importa dei capelli di sua moglie, della sua malattia, che la ama e la amerà sempre. Invece che risate e poi incredulità, si sarebbe attirato applausi a scena aperta e ammirazione.
Tra l’altro oggi la signora Pinkett, dovrebbe indignarsi ancora di più leggendo che nell’80% degli articoli in cui si parla di lei, dei commenti sui social, non compare mai il suo nome. Viene chiamata “la moglie di Will Smith” come se non avesse una sua identità. Non stentiamo a credere che sia così del resto, in un mondo in cui il 90% degli uomini non ha compreso la gravità del gesto di Will Smith e ha commentato dicendo che al suo posto avrebbe fatto peggio, ecco cosa aspettarci. In un mondo idilliaco, in un mondo in cui la questione di genere diventa fondamentale e merita di essere studiata nelle scuole, la signora Jade oggi, avrebbe dovuto prendere le distanze da quello che suo marito ha fatto. E invece, degli Smith, l’unico video che si vede è quello dei festeggiamenti post oscar e del figlio dell’attore che dice che ha fatto benissimo.
Un duello vecchio stile. L’onore ferito di una donna, la necessità di difendere qualcosa che si sente come propria. Mia moglie, la mia donna, la mia signora. Chissà se Jade avrà modo e voglia di farci sapere che cosa ha pensato lei di tutta questa vicenda, noi donne, gliene saremmo grate.
Quarta considerazione. La satira, le risate. Su cosa si può scherzare e su cosa no? Chi decide se si può fare una battuta su Lady Gaga e riderne e chi decide se una battuta sulla salute è più grave? Durante questo genere di cerimonie, si è così abituati alla comicità anche cruda e crudele che ieri, tutti hanno riso alla battuta di Chris Rock, non abbiamo sentito dei fischi. Ha riso persino lo stesso Will Smith che solo dopo, a mente fredda, si è alzato per compiere il gesto noto. Erano tutti così tanto divertiti dalla cosa ( e nessuno si era indignato per la salute della signora Smith) che hanno continuato a ridere persino dopo, credendo fosse una gag. Una gag sulla salute di una donna, su un problema fisico e si rideva. Poi l’indignazione.
Ultima questione. Se quel pugno a Chris Rock lo avesse dato un addetto alle luci, un fonico, oggi, staremmo parlando della stessa questione oppure avremmo dovuto aggiungere anche un secondo capitolo, l’intervento delle forze dell’ordine, un possibile arresto? Essere famoso, essere un attore di Hollywood ti esenta da una pena? Ci direte: non ci sono state denunce, Rock ha preferito non procedere e l’Accademy? Si può davvero assistere a una sceneggiata di quel genere in una serata in cui si parlava di pace e poi dare un premio Oscar alla stessa persona?
E’ tutto così surreale che c’è persino chi crede che sia stata una scenetta organizzata. Ma se così fosse, perchè non dirlo subito, durante la premiazione o mandare in onda un video in cui si raccontava di questa gag ( pessima) pensata per la notte degli Oscar? Nulla di tutto questo è successo, e se è vero che negli Usa, ultimamente ci si trincera spesso dietro alla battuta venuta male alla gag, bhè bisognerebbe anche capire quando è il momento di spiegarle queste sceneggiate…