Nella seconda puntata di Colpo di luna, Virginia Raffaele ha regalato grandi emozioni al suo pubblico. E tra i momenti imperdibili della puntata del varietà di Rai 1 c’è stato quello del monologo di Paula Gilberto do Mar. Parole importanti quelle che Virginia Raffaele ha regalato al pubblico che stava seguendo il suo Colpo di luna, con un monologo diventato anche virale sui social per potenza e profondità.
Virginia Raffaele è Paula Gilberto do Mar
Mi chiamo Paula Gilberto Do Mar e sono poesia. Sono nata poesia e non è colpa mia. Sono un modo diverso di raccontare la vita. Quello che non riesci a dire in prosa, la parola che hai sulla lingua e non ti viene. Ma se ci sono io… viene. Sono un modo diverso di dire lo stesso. Se tu dici dolore io dico compianto, se tu dici danziamo io dico baila, se tu dici colora io dico pigmento. In un mare di luci io sono la trota, in un nido di merli io sono il cuculo. Io sono presente e sarò futuro.
Sono nata così, sono un’altra cosa. Sono nata così, mi volevano noiosa, mi volevano prosa. Nasco pittore, mi volevano imbianchino, ma io non cambio il pennello, io rimango Arlecchino. Non sono una povera illusione, un pensiero banale, ma qualcosa che rimane. Io non vedo più la realtà, non vedo più a che punto sta la netta differenza tra l’essere me stessa e la più stupida ignoranza. Chi mi vede diversa si crede normale? Mi hanno detto di tutto, mi hanno chiamata animale. Papà? Guardami qui, non sono più nascosta, sono realtà. Quante volte hai pregato chiedendo al tuo Dio che io fossi diversa. Rossetto, profumo, le gonne più corte, perché non ha trovato la morte? Sono stata spezzata nella voglia di vita, ma mi sono aggiustata e mi sono capita. Ciò che si rompe si può riparare, ciò che si odia si impara ad amare. Sono poesia, voi dite la vostra, che io ho detto la mia..