Vitamina D in gravidanza, come e quando è necessaria assumerla per il benessere di mamma e bambino

La vitamina D è un nutriente prezioso per la salute di tutti. Vediamo quando e come assumerla durante la gravidanza per il benessere del bambino e della futura mamma.

La vitamina D è un micronutriente essenziale per la salute di tutti e a tutte le età. Essa è fondamentale non solo per la salute delle ossa ma anche per il nostro sistema immunitario. Chi soffre di carenze di questa vitamina, infatti, tende ad avere difese immunitarie deboli e, quindi, corre il rischio di venire attaccato più facilmente da infezioni virali e batteriche.

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Vitamina D in gravidanza, come e quando è necessaria assumerla per il benessere di mamma e bambino/Unfdonna.com

Si tratta di una vitamina liposolubile: in parole povere necessita di grassi per essere assorbita. Le fonti principali di vitamina D, infatti, sono proprio alimenti contenenti grassi come il salmone, lo sgombro, le uova. Per fissarla nelle ossa sarebbe importante esporsi ogni giorno almeno 20 minuti al sole con la pelle abbastanza scoperta.

Questo naturalmente non sempre è possibile soprattutto durante l’autunno e l’inverno quando, soprattutto in certe città del Nord, il sole “latita” anche per settimane intere. Per ovviare, laddove la sola alimentazione non fosse sufficiente – o in caso di diete vegetariane o vegane – si può ricorrere agli integratori ma sempre e solo sotto prescrizione medica.

Ma la vitamina D si può assumere anche durante la gravidanza oppure è meglio evitarla in questo periodo così delicato? Diversi studi hanno dimostrato che non solo si può ma, in certi casi, è anche consigliabile assumerla poiché questo prezioso nutriente può prevenire diverse malattie nel bambino.

Vitamina D in gravidanza: ecco perché è importante

Vitamina D in gravidanza sì o no? In alcuni casi questa vitamina – preziosissima non solo per le ossa ma anche per rinforzare le nostre difese immunitarie – può svolgere un’importante azione preventiva contro alcune patologie serie. Vediamo, allora, quando è il caso di assumerla e quando, invece, è meglio evitare.

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Vitamina D in gravidanza: ecco perché è importante/Unfdonna.com

La vitamina D è essenziale per l’assorbimento di due minerali che sono fondamentali per il corretto sviluppo dello scheletro del feto: il calcio e il fosforo. Durante i 9 mesi di gestazione la futura mamma deve assumere più calcio del solito in quanto il bambino ne assorbe moltissimo per la formazione delle sue ossa e dei denti. In tal senso assumere vitamina D diventa importante al fine di mantenere i livelli adeguati di calcio nel sangue della gestante.

Ma non solo: recenti studi hanno messo in luce che questa vitamina riduce il rischio di patologie e complicazioni gravi come, ad esempio, il diabete gestazionale e preeclampsia (ipertensione e crollo dei globuli rossi sono solo alcuni dei sintomi di questo disturbo). In particolare è stato evidenziato che le donne che durante la gravidanza hanno adeguati livelli di vitamina D, hanno il 40% in meno di probabilità di sviluppare preeclampsia in gravidanza. Mentre il rischio di contrarre diabete gestazionale diminuisce di addirittura il 62%.

Pertanto a partire dal secondo trimestre può essere molto utile iniziare ad assumere integratori di vitamine D sempre sotto il rigoroso controllo del proprio medico e del proprio ginecologo. Tuttavia ci sono situazioni in cui assumere questo nutriente potrebbe essere controproducente.

E’ stato dimostrato che sarebbe opportuno evitare di assumere vitamina D se si soffre di iperparatiroidismo o di altre condizioni che aumentano i livelli di calcio nel sangue in quanto l’assunzione di vitamina D in queste situazioni può portare ad avere disturbi ai reni e persino al cuore.

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